sabato 10 giugno 2017

Ortona, di nuovo costruzioni sulle spiagge, di nuovo inutili ripascimenti

 COMUNICATO STAMPA DEL 08 GIUGNO 2017

Mai più
Ortona, di nuovo costruzioni sulle spiagge, di nuovo inutili ripascimenti



Ancora una volta l’associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina è costretta a puntare il dito su una delle annose situazioni che oltre ad avere un impatto ambientale hanno anche un notevole impatto economico, sia in forma diretta che indiretta. Obbiettivo dell’ennesimo attacco è la nostra splendida spiaggia che va da Postilli al Riccio, dove nella parte, più a sud nel 2007 fu istituito il parco delle dune poiché area di pregio naturalistico. Una sorta di risarcimento etico, per la parte devastata, quella più a nord, dalla inutile opera viaria che ha contribuito ad indebitare il comune, la strada Postilli Riccio. Opera che il WWF condannò, chiedendo il solo potenziamento della strada già esisitente.
I nostri timori, purtroppo, stanno diventando realtà: la lenta cementificazione di quell’area, un operazione rischiosa, potenzialmente devastante, e stupida in piena era di cambiamenti climatici, dove tutte le indicazioni della Unione Europea vertono sulla rinaturalizzazione degli arenili e sull’arretramento del nuovo urbanizzato necessario, poiché sono la soluzione più efficace per contenere l’ingressione marina.
Vedere ancora oggi che si costruisce sulle spiagge per il WWF e non solo, invece di riqualificare e migliorare l’esistente e recuperare il patrimonio edilizio abbandonato è veramente un pugno al buon senso.
Nel caso specifico si tratta di una palazzina di due piani a quanto sembra, in costruzione vicino alla ex scuola elementare, sul quale la nostra Associazione ha intenzione di vederci chiaro e verificare, tramite accesso agli atti, come sia stato possibile costruire ancora in queste zone, stante la normativa di settore che regolamenta la gestione di queste aree, in particolare: la legge nazionale del 1985 -Galasso- che vietava di costruire entro i 300 metri dalla battigia, e la serie di vincoli paesaggistici dell’area, previsti oltre al Piano Paesistico Regionale anche nel vigente P.R.P.
A questo si aggiunge l’ennesimo prelievo di sabbia per l’inutile, dannoso e costoso ripascimento davanti a stabilimenti balneari a cui si è consentito di costruire dentro l’espansione dell’onda.
Sono queste attività inutili e costose, perché è come il bambino che con il secchiello cerca di svuotare il mare, non è un mistero che dopo qualche mareggiata la sabbia che viene usata scompare alle prime mareggiate.

Dannoso perché si altera con mezzi meccanici il delicato equilibrio di un ecosistema complesso, e in questo caso il punto di prelievo è proprio il Parco Comunale delle Dune. Costoso, perché queste operazioni inutili si devono ripetere negli anni a carico dei contribuenti.
Quello che ci amareggia è che quei soldi usati per il ripascimento annuale, potrebbero essere usati per un progetto di riqualificazione naturalistica del Parco delle Dune, per la sua ripulitura a mano, magari coinvolgendo anche la Comunità locale e le associazioni.
Lasciare quella parte di spiaggia a cui si è anche riconosciuta una valenza naturalistica, nell’abbandono totale, piena di rifiuti, dove a rotazione diviene pista per i quod o per i rave party è una pessima fotografia dell’intera città. Il WWF, insieme alle tante persone che ci hanno allertato, sono veramente stanche di assistere a queste situazioni senza alcun nesso razionale, spesso azioni mosse da piccoli interessi che non hanno niente a che vedere con una visione di insieme intelligente e moderna.
Cosa hanno da dire i tanti candidati a cui facciamo i nostri auguri di buon lavoro, tutti parlano di ambiente, ma nessuno è sceso nel dettaglio. Sulle spiagge prevedono ancora altri stabilimenti balneari, cemento? o è giunto il momento di voltare pagina e capire che il turismo si muove verso chi cura e protegge il proprio territorio, anche perché la collettività è sinceramente stufa di pagare per pianificazioni errate.


Fabrizia Arduini
presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina Onlus

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