COMUNICATO STAMPA DEL 30 GENNAIO 2023
Ad Ortona bisogna fermare gli abbattimenti
di alberi e le potature selvagge.
Il WWF: approvare subito il Regolamento
del Verde Pubblico e Privato
ORTONA - Nelle
ultime settimane sono giunte diverse segnalazioni, da parte di cittadini,
all’Associazione WWF in merito a potature selvagge ed abbattimenti di alberi
nel Comune di Ortona.
Capitozzature sono state effettuate in via D. Caraceni ed in piazza
Porta Caldari. Ancora capitozzature selvagge in via Rapino ed in via G
Primavera. Non sono risparmiate neppure le aree meno centrali: via Marina e
contrada Gagliarda Alta hanno subito la stessa sorte. Tutti interventi
grossolani, posticci, con taglio indiscriminato del fusto, delle branche
primarie o di grossi rami. È noto come interventi di questo tipo rendano gli
alberi più fragili e malati e dunque, paradossalmente, aumentino il rischio di
crolli.
Queste potature selvagge sono state probabilmente effettuate, per
conto del Comune, da personale senza alcuna competenza e formazione in merito.
In questi
giorni, inoltre, 14 esemplari dei bellissimi pini di Via Giro degli Uliveti
sono stati abbattuti perché, così dice la Determina dirigenziale del Settore
Lavori Pubblici, le radici hanno danneggiato sia il manto stradale che il
marciapiede.
L’Amministrazione di Ortona ha valutato soluzioni che potevano essere
alternative al taglio degli alberi? In altri Comuni si stanno applicando,
sempre più spesso, tecnologie di rifacimento del manto stradale che favoriscono
un’adeguata crescita di piante e che evitano l’abbattimento degli alberi, così
come accaduto per la riqualificazione di via Pepe a Pescara.
Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e
Costa Teatina: «È evidente come non sia più possibile attendere ancora che da
parte dell’Amministrazione Comunale venga approvato un Regolamento per la
gestione del Verde Pubblico e Privato; Ortona è l’unica città con più di 20.000
abitanti a non averne uno».
Nel frattempo chiediamo al Comune di Ortona di interrompere le azioni
di depauperamento e di dissesto del Verde Pubblico e di avvalersi, per i futuri
interventi di manutenzione e potatura, esclusivamente di personale qualificato,
così come previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020
sui Criteri Ambientali Minimi per la gestione del Verde Pubblico.