giovedì 25 settembre 2008

Legambiente e WWF su sentenza TAR petrolchimico Ortona

foto di antonello_mangano





COMUNICATO STAMPA DEL 24 SETTEMBRE 2008


LEGAMBIENTE E WWF INTERVENGONO A SEGUITO DELLA SENTENZA DEL TAR ABRUZZO SUL CENTRO OLI DI ORTONA


WWF e Legambiente promuoveranno appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Abruzzo sul Centro Oli di Ortona, in quanto, in considerazione del riflesso che gli atti impugnati hanno sull’ambiente e sulla salute pubblica, non appare assolutamente condivisibile la volontà di escludere la legittimazione delle Associazioni Ambientaliste in un caso di questo tipo. Non riconoscere la legittimazione a ricorrere di WWF e Legambiente contro un’opera che avrà un evidentissimo impatto ambientale e sanitario vorrebbe dire privarle della funzione sociale riconosciuta loro dalla legge.
WWF e Legambiente confidano che nel giudizio di appello vengano valutati i profili di illegittimità sollevati e venga fatta definitivamente chiarezza sull’intera vicenda.


Dante Caserta – Presidente WWF Abruzzo
Angelo Di Matteo – Presidente Legambiente Abruzzo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi chiamo Elga Tenaglia e vi invio la mail ricevuta dall'unica giornalista che, rispondendo al mio appello, nel mese di agosto è venuta a Francavilla a fare un servizio sull'incombente pericolo petrolifero.
La tv è un canale sky,CURRENT TV, e mercoledi dovrebbe essere il 23.
Sperando sia cosa utile e gradita vi saluto cordialmente.
Elga Tenaglia.


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Ciao ragazzi,
mercoledì va in onda su Current per la prima volta il mio servizio sull'Eni. Non ho potuto mostrarvelo prima, perchè nelle mie mani è rimasto in una fase piuttosto artigianale e hanno fatto la chiusura finale i tecnici di Milano...quindi vi avrei mostrato una cosa scomposta.
Nonostante sia ormai tardi (a quanto pare, ma mai dire mai), c'è di buono che quelli di Current hanno scelto il video per mandarlo in onda durante una trasmissione in diretta (alle 23 credo) a cui mi hanno invitato, quindi io mercoledì vado a Milano per parlare in studio con loro dell'abruzzo...qualcosa in più sicuramente rispetto agli 8 minuti del video. Cercherò di mettermi in contatto con quelli del Comitato Natura Verde, così magari se riusciamo a farli intervenire durante la diretta è meglio.

Io vi ringrazio ancora della vostra disponibilità e della vostra tenacia...il servizio purtroppo, per ragioni di sintesi, non dice tutto ma cerca di raccontare la cosa dal punto di vista delle persone, che è quello che a me preme di più. Nel video ci siete voi e, secondo me, fate fare una bella figura alla vostra terra.

Anche se sembra tutto perduto, non bisogna arrendersi...anche arginare di un metro l'avanzata dell'Eni può essere una vittoria in questo caso.
Per questo voi fate girare la voce sull'esistenza di questo video, che, sicuramente, dopo la diretta sarà disponibile su internet. Sapete, quello di cui mi sono resa conto in questi mesi è la spaventosa ignoranza che c'è sull'argomento: moltissimi abruzzesi non sanno delle trivellazioni...gli ultimi mi sono capitati l'altro ieri. Per me questo è gravissimo.

smetto di annoiarvi
buona domenica
a presto

Pina

Andrea Quaranta ha detto...

Qualche considerazione sulle due sentenze del TAR Abruzzo del 22 settembre 2008

[…]
Ma al di là di tale aspetto generale, nel caso specifico bisogna constatare (era ora…) che l’atto in ipotesi in grado di arrecare danno all’ambiente (la deliberazione del CIPE del 2002, che ha localizzato l’impianto…) non è stato proprio impugnato.
Fin qui, nulla da eccepire.
Però…


Però, da un punto di vista sostanziale, desta qualche…perplessità (?) l’affermazione di principio con la quale il giudice amministrativo abruzzese ha precisato che

per quanto riguarda le valutazioni inerenti l’impatto nei riguardi della coltivazione di pregiate colture agricole, che anche la ricerca e la lavorazione di idrocarburi è del pari tutelata ed assume una valenza pari se non addirittura superiore a quella agricola, nel momento attuale in cui l’economia italiana sopporta i gravi disagi economici conseguenti alla situazione mondiale nel campo delle risorse energetiche.

Che ci debba essere un giusto contemperamento fra le esigenze dell’ambiente e quelle produttive è logico, oltre che inevitabile (a meno di non voler giocare a fare gli ipocriti…)

Ma: un conto è il giusto contemperamento fra esigenze divergenti e meritevoli di tutela…
Un altro è porre i gravi disagi economici che il nostro (lungimirante…!) Paese sta attraversando per giustificare qualsiasi tipo di scelta, ed arrivare ad affermare che la ricerca e la lavorazione di idrocarburi è del pari tutelata ed assume una valenza pari se non addirittura superiore alla tutela dell’ambiente…

Come siamo arrivati a questa crisi?
Non sarebbe più opportuno non nascondersi dietro la (inevitabile, viste le premesse) crisi, e affrontare i problemi (non solo energetici…) in modo prospettico, e con un programma credibile?
Non sarebbe ora di smetterla di sfuggirli, i problemi, per affrontarli di petto con coraggio e autorevolezza?


http://naturagiuridica.blogspot.com/2008/11/centro-oli-ortona-ubi-maior.html

http://naturagiuridica.blogspot.com/2008/11/centro-oli-di-ortona-un-ricorso-che-non.html