domenica 11 aprile 2010

SI all'Abruzzo delle energie rinnovabili NO al petrolio



Domenica 18 aprile a San Vito Marina EmergenzaAmbienteAbruzzo, la rete di circa 60 associazioni e comitati della regione che si batte per la tutela della natura e l’ambiente, promuove una manifestazione per un Abruzzo sostenibile, libero dal petrolio.
Questo è un momento storico in cui l’Abruzzo ha tutte le carte in regola per puntare su una politica energetica basata sull’efficienza e sull’impiego di fonti rinnovabili. In cui può dare origine ad un nuovo e “sano” indotto economico e quindi occupazionale, come già altri Paesi hanno dimostrato, sviluppando le energie alternative e contribuendo all’abbattimento dei gas ad effetto serra.

La confusione legislativa che sussiste in seguito all’impugnazione, da parte del Governo nazionale, anche della seconda legge regionale anti-pozzi ed il proliferare delle richieste di ulteriori concessioni per estrazioni petrolifere a mare, mette a serio rischio il futuro della nostra regione.

Proprio in questi giorni è in discussione l'installazione di due piattaforme petrolifere (Ombrina mare ed Elsa 2) con annesso "centro oli" galleggiante pochi km a largo della costa dei trabocchi, zona con grandissime potenzialità turistiche.

L’Abruzzo è interessato per circa il 50% da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi. Lo sfruttamento del petrolio avrà inevitabili effetti sull'ambiente e sulla salute di tutti gli abruzzesi e li esporrà a rischi di disastri. Nessuna royalty ai Comuni interessati (e fondamentali nell’ambito di una svolta decisiva, sia strategica sia culturale) potrà compensare i danni all'agricoltura, al turismo ed all’immagine dell’Abruzzo "Regione Verde d’Europa".

Emerge in maniera chiara che si continua a sottovalutare il problema. La Regione sembra non aver compreso che il disegno di far diventare l’Abruzzo un distretto petrolifero, come indicato nel Piano triennale per lo sviluppo presentato nel 2008 dal Ministero per lo Sviluppo Economico, sta andando avanti.

Non è stato mai costituito quel tavolo tecnico/politico sulla deriva petrolifera che le associazioni chiedono ormai da anni ed è emblematico che fino ad oggi il Governatore Chiodi si sia rifiutato di ricevere i rappresentanti di quei comitati ed associazioni che per primi hanno evidenziato il problema della petrolizzazione dell’Abruzzo.

Per questo la rete “EmergenzAmbienteAbruzzo” propone la manifestazione “Sì all’Abruzzo delle energie rinnovabili, no al petrolio”, come invito per una politica energetica e per uno sviluppo economico ecosostenibili. Un momento di riflessione sulle risorse solari, eoliche e mini-idriche che il nostro territorio è pronto a dare.

Il ritrovo è presso il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di San Vito-Lanciano alle 15 di domenica 18 aprile 2010. Per l’occasione verrà organizzato un treno speciale della Sangritana, che partirà da Pineto alle13.55 ed arriverà a San Vito alle ore14.45 (ritorno alle 20, fermate a tutte le stazioni).

Dal piazzale partirà una passeggiata lungo il tratto che va dall’imbocco sud della galleria “Moro” all’imbocco nord della galleria denominata “Trabocco I“ (circa 4 km di lunghezza, da coprire in base alle presenze). Contemporaneamente, i sub dei centri Diving terranno prove di immersione in mare.

Alle 17 si ritorna nel piazzale dell’ex stazione di San Vito per un dibattito da parte di Maria Rita D’Orsogna, docente e ricercatrice presso la California State University at Northridge, Massimo Scalia, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e Andrea Ledda, andrologo responsabile del centro di ricerche in andrologia BIOS di Roma. Dopo gli interventi, verso le 18.30, ci sarà un’esibizione di gruppi musicali locali. Il termine della manifestazione è previsto per le 22. Durante la giornata saranno presenti stand espositivi sulle energie rinnovabili, stand informativi delle associazioni ambientaliste sull’efficienza e il risparmio energetico, stand di prodotti ecologici e equosolidali e si organizzeranno attività di educazione ambientale per bimbi e ragazzi. Dal 14 al 18 aprile, inoltre, presso la sala polivalente del Comune di San Vito in località Marina sarà allestita una mostra di arte postale dedicata interamente al tema della petrolizzazione.

Gli obiettivi ratificati dal Parlamento Europeo implicano per l’Italia una accelerazione delle politiche energetiche sostenibili, perché entro il 2020 occorre ridurre le emissioni di CO2 del 5,6% rispetto al 1990 (in continuità con quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto, anche se le emissioni sono cresciute del 9%) e per le rinnovabili è stato stabilito di soddisfare il 17% dei consumi finali di energia (rispetto al 5,2% del 2005).

Questa sfida, vista dentro l’attuale dibattito politico italiano e regionale sui temi energetici, è già realtà in molti Comuni che hanno capito come valorizzare le proprie risorse attraverso il mix di impianti più adatto. E la centralità dei territori, nella sfida che l’Italia ha di fronte per realizzare gli obiettivi al 2020, è ineludibile. In questa fase diventa fondamentale definire la cornice delle regole, le strategie e le politiche più adatte per spingere uno scenario che può produrre effetti straordinari non solo in termini di riduzione dei consumi e delle importazioni di fonti fossili, ma anche in termini di innovazione e creazione di posti di lavoro.

5 commenti:

DEMONE ha detto...

il wwf favorevole alle rinnovabili??? ma quando mai?? ma chi volete imbrogliare? siete contro il fotovoltaico, lìeolico e l'idroelettrico, TUTTI I PROGETTI VENGONO PUNTUALMENTE OSSERVATI AL COMITATO VIA DAI VOSTRI PRESUNTI "ESPERTI""""...non siete MAI STATI CONTRO LE BIOMASSE DI FRATINO E CONTRO IL CENTRO OLI...E QUESTO LA DICE LUNGA...Vi conviene non farvi vedere alla manifestazione, sennò qualcuno queste palesi contraddizioni le farà uscire fuori..state lontani dalle cose serie, contunuate a giochicchiare fra di voi a fare i figli dei fiori un pò invecchiati..

claudall ha detto...

DEMONE, invece di farneticare potresti occuparti anche tu delle questioni energentiche del nostro territorio.
Ci vediamo alla manifestazione del 18 Aprile. Se vieni.

demone ha detto...

non hai smentito quanto da me affermato, intanto, e comunque Io mi occupo per mestiere di questioni energetiche, voi invece state lì a splillare soldi pubblici perchè non sapete fare un altro mestiere...la cuccagna finirà, rassegnatevi.

claudall ha detto...

L'Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina è una associazione di volontari. Ognuno di noi fa altri mestieri nella vita. Non percepiamo nemmeno 1 euro di "soldi pubblici".
Continuiamo a pubblicare i commenti de il DEMONE per dimostrare ai tanti nostri soci e simpatizzanti che quello che facciamo forse lo facciamo bene visto che diamo fastidio a qualcuno, che sa reagire purtroppo solo con minacce e diffamazioni.
Ciao DEMONE, ci vediamo allo stand del WWF il 18 Aprile a San Vito. Sempre se vieni.

Anonimo ha detto...

Claudio, lascia perdere questo non s'è manco letto l'impegno per cui nasce il WWF anche le pietre lo sanno: for a living planet, da decenni noi a gratis siamo abituati a cercare di capire la complessità delle cose, in Italia è solo più difficile perchè anche un a pala eolica o una centrale fotovoltaica, la riescono a mettere nel posto sbagliato.
Ci sono in Abruzzo 170 siti industriali dismessi, in Germania è li che li mettono, in Germania non consumano il territorio a cavolo ed il loro è meno popoloso del nostro.
Riconvertire, rispettare, pianificare al meglio insieme a tecnici, biologi, geologi ecc si chiama intelligenza, e significa :pianificazione attenta dei territori, troppo complesso?
Allora quando vedrai ettari ed ettari di campi di ulivi, boschi, ecc rasi a zero perchè ora è il busines è spiantare e vendere a piccole società che pagando poco i territori agricoli o montani, per fare spianate di fotovoltaico forse ci capirai forse.
Le energie alternative sono troppo importanti per svilirle in questo modo e non possono essere la faccia speculare nei modi e comportamenti delle industrie petrolifere, perchè di alternativo rimane una lampadina che rimane accesa dentro una casa di abbrutiti.
Fabrizia socia WWF Zona Frenta Costa Teatina, onotrata di esserlo