mercoledì 5 maggio 2010

Campagna Referendaria "Acqua Pubblica"


Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, ha presentato nel 2007 una legge d’iniziativa popolare, con oltre 400.000 firme per chiedere la ripubblicizzazione dell’acqua e la sua gestione partecipata dai lavoratori, dai cittadini e dalle comunità locali. L'attuale governo ha invece deciso di approvare nel novembre scorso una norma per consegnare definitivamente l’acqua ai privati e alle grandi multinazionali.
Per questo abbiamo deciso di raccogliere le firme per proporre 3 quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma oggi, mercoledì 31 marzo 2010. A partire dal sabato 24 aprile inizieremo la raccolta delle firme, in tre mesi dovremo arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale.

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.
Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.

Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.
Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.
Per conservarlo per le future generazioni.


L' Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina sarà nelle piazze di Ortona e Lanciano per raccogliere le firme dei cittadini. Questi gli appuntamenti:

LANCIANO: 9 maggio - pomeriggio - C.so trento e Trieste
ORTONA: 23 maggio - pomeriggio - C.so Vittorio Emanuele II
LANCIANO: 30 maggio - mattina - C.so Trento e Trieste

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