lunedì 16 agosto 2010

"NO al petrolio", WWF protesta sulla costa teatina

Blitz in spiaggia contro il petrolio


Striscione di 13 metri tra ombrelloni e bagnanti

Lo striscione WWF sul molo di S.Vito

SAN VITO. Uno striscione di 13 metri tra gli ombrelloni e i bagnanti, in una calda giornata d'agosto, a ricordare le minacce della petrolizzazione e del cemento sulla costa, ma anche quello che si può fare per salvarla, ad esempio il Parco della Costa Teatina. E' durato tutta la mattinata di ieri il blitz di una decina di attivisti del Wwf che sono scesi in spiaggia per rammentare ai bagnanti quello che può succedere se dovessero arrivare altre piattaforme, e se l'ex tracciato ferroviario dovesse trasformarsi in un'occasione d'oro per gli speculatori edilizi. «Dopo marce, esposti, osservazioni e passeggiate ecologiche, ci siamo detti che forse la cosa più semplice da fare poteva essere anche la più efficace per tenere alta l'attenzione sul problema», ha commentato Fabrizia Arduini del Wwf, «e in effetti è stato commovente vedere la gente che applaudiva al nostro passaggio e che ci ringraziava. Tutti quelli che abbiamo incontrato hanno accolto con entusiasmo il progetto del Parco nazionale». Il blizt sarebbe dovuto partire stamattina dalla spiaggia di lido Riccio ad Ortona ma, spiegano dal coordinamento, «mentre i comuni di San Vito, Fossacesia e Torino di Sangro si sono affrettati a farci pervenire le autorizzazioni, dal comune di Ortona non è arrivata nessuna comunicazione». Gli attivisti sono scesi, 15 minuti per volta, nelle spiagge di San Vito marina dal lato molo sud, negli stabilimenti Esperia-Aldebaran, Krater's e spiaggia libera, a Fossacesia negli stabilimenti Sirenella, Il gabbiano, La conchiglia e La galetta, e in ultimo Torino di Sangro, appena dopo la foce del fiume Sangro, lato Sud, nei pressi dell'Hotel Flavia. «Mi ha molto stupita il fatto che molti turisti da fuori Abruzzo non sapessero nulla del rischio petrolizzazione e ci hanno avvicinati per chiederci informazioni», ha commentato Ines Palena, presidente del Wwf zona Frentana e costa Teatina, «questo significa che si conserva ancora il concetto di regione verde d'Europa, e che non lo dobbiamo sprecare con scelte scellerate che ucciderebbero per sempre il nostro turismo».


Articolo tratto da Il Centro del 12 agosto 2010

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