mercoledì 16 marzo 2011

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VASTO - Il 14 Aprile 2011 a Palazzo d’Avalos si è svolta la conferenza stampa di presentazione della perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, che ha riunito ed evidenziato i tratti di territorio già attualmente tutelati e che rappresentano di fatto le invarianti del Parco (zone A e B della cartina).

Da questa base sintetica (a scala ridotta), si scenderà in seguito nel dettaglio attraverso forum incontri per ogni città costiera, con la presentazione delle carte tecniche.

Fermo restando che lo spirito che ci anima è la ferma convinzione che il Parco è una straordinaria occasione.

La Costituente ribadisce che la tutela è uno strumento di valorizzazione e non di ingessamento del territorio, anzI ne rappresenta una valida regolamentazione per uno sviluppo ed uso democratico.

Uno dei settori che maggiormente trarrà benefici è il comparto agricolo, per il ritorno di immagine sui propri prodotti (ad esempio: il vino e l’olio del Parco) e per l’accesso ai contributi prioritari sanciti dall’art 7 della L.G.394 del 1991.

La Costituente, con i suoi gruppi tematici, continuerà il lavoro di approfondimento sulle molteplici valenze e connessioni territoriali fungendo anche da stimolo alle amministrazioni ancora pigre a riguardo.

La stessa vuole essere presente nei tavoli di lavoro della Provincia, così come indicato dalla recente risoluzione regionale.

Costituente "Vogliamo il Parco"
- rete di associazioni, cittadini, agricoltori, operatori turistici, sindacati, amministratori -


La definizione di legge per la zonizzazione dei Parchi:
Zona A: di eccezionale valore naturalistico (riserva integrale) per la conservazione dell’ambiente naturale nella sua integrità, con l’ammissione di interventi finalizzati esclusivamente alla ricerca scientifica ed al ripristino ecologico;
Zona B: di elevato valore naturalistico e paesaggistico (riserva generale) articolabile in più sottozone in cui i valori naturali si integrano, a seguito di antropizzazione passata o
attuale, in un complesso organico da salvaguardare favorendo le attività agro-silvo-pastorali condotte con sistemi compatibili con i fini generali del parco; in tali zone, oltre a tali attività, sono ammessi solamente interventi volti al restauro o alla ricostituzione di ambienti o equilibri naturali degradati. Sono altresì consentiti interventi di restauro del patrimonio edilizio esistente per finalità agro-silvo-pastorali, turistico-ricreative o gestionali ed il ripristino di sentieri.

Zona C: area di protezione, per la conservazione di ambienti naturali in parte antropizzati, in cui può essere esercitata ed incentivata l’attività agro-silvo-pastorale secondo criteri tradizionali oppure secondo gli attuali principi dell’agricoltura biologica. Sono consentite le categorie di opere come individuate nelle lett. a), b), c) e d) di cui al comma 1 dell’art. 30 della L.R. 18/83 così come modificato ed integrato dalla L.R. 70/95;

Zona D: area di sviluppo, limitata ai centri urbani ed alle aree limitrofe, in cui vale il regime ordinario fino ad applicazione del Piano del Parco, a cui vengono destinati opportuni interventi di restauro e di rivitalizzazione volti al miglioramento delle condizioni di vita delle collettività locali ed al recupero del patrimonio edilizio finalizzato a strutture ricettive e di supporto al parco;

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