sabato 22 giugno 2013

Non rispettano le dune, alberghi nei guai a Vasto. Esposto del WWF

Controllati dieci hotel cinque non sono in regola. Di Lena: ma la situazione è migliorata rispetto agli anni passati

Alberi tagliati e vegetazione arbustiva rasata a zero nella Riserva  di Vasto Marina
VASTO. Il campo di beach volley è sempre lì, pali e reti installati in piena aree dunale dai titolari di un noto albergo della costa non sono mai stati rimossi. In compenso sono diminuiti sensibilmente i danneggiamenti all’habitat protetto e alla tipica vegetazione, oggetto negli anni passati di pesanti manomissioni con mezzi meccanici. E’ tutto sommato positivo il bilancio dei controlli effettuati dalla polizia municipale lungo la pista ciclabile di Vasto Marina che costeggia un rarissimo ambiente dunale tutelato da leggi nazionali e da disposizioni dell’Unione europea, trattandosi di una riserva marina e di un sito di interesse comunitario (Sic). In quel tratto insistono alberghi, campeggi e strutture ricettive, alcune delle quali si sono “appropriate”, negli anni, di pezzi di demanio diventati a tutti gli effetti una sorta di dependance della struttura alberghiera. Emblematico il caso di un hotel che ha trasformato l’area dunale antistante l’albergo in un giardino da utilizzare per rinfreschi e cerimonie, dopo aver sostituito la tipica vegetazione con piante ornamentali. Gli agenti, coordinati dal tenente Antonio Di Lena, hanno controllato dieci attività, il 50 per cento delle quali sono risultate in regola: i titolari si sono attenuti alla ordinanza del Comune che vieta interventi sull’area dunale, ad eccezione di quelli preventivamente autorizzati e che non comportano alterazione dello stato dei luoghi. Scatta la denuncia penale quando viene danneggiato l’habitat protetto.

Situazioni del genere, piuttosto frequenti in passato, hanno comportato il rinvio a giudizio dei responsabili e la costituzione di parte civile del Comune che è l’ente gestore della riserva.

«La situazione è nettamente migliorata rispetto agli anni passati», commenta il tenente Di Lena, «su dieci attività controllate cinque hanno commesso violazioni ancora in corso di accertamento. Stiamo verificando».

I controlli, che finora si sono concentrati nel tratto meridionale del litorale, verranno estesi nei prossimi giorni alla parte più a nord della pista ciclabile. La polizia municipale sta anche verificando alcune circostanze segnalate in un recente esposto del Wwf. L’associazione sollecita l’approvazione del piano di gestione dell’area Sic, in modo che il Comune possa elaborare ed adottare il piano di assetto naturalistico così come previsto dalla legge istitutiva dell’area protetta.

Anna Bontempo

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