mercoledì 31 luglio 2013

Riserva Lago di Serranella: repressa la pesca illegale nell’area protetta. Resoconto delle Guardie Volontarie del WWF

COMUNICATO STAMPA DEL 31 LUGLIO 2013

Riserva Lago di Serranella: repressa la pesca illegale nell’area protetta.

Resoconto delle Guardie Volontarie del WWF al termine dei sei mesi di vigilanza concordata.

Guardie WWF durante un controllo
CASOLI – Per sei mesi, da gennaio a giugno di quest’anno, le Guardie Volontarie del WWF hanno svolto la vigilanza ambientale all’interno della Riserva Regionale Lago di Serranella. Grazie alla convenzione tra WWF e l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP) si è potuta garantire, almeno per i primi mesi del 2013, il controllo sulle attività svolte all’interno dell’area protetta. 



L’accordo sulla vigilanza nella Riserva è nata a seguito delle tante segnalazioni pervenute all’Ente Gestore della Riserva su attività illecite che venivano compiute in luogo poco accessibili al pubblico. L’Ente Gestore, a causa della scarsezza di fondi, non è dotato di proprio personale qualificato per la vigilanza e per l’intervento diretto in caso di illeciti ambientali.

Le Guardie Volontarie del WWF si sono rese disponibili per sei mesi ad effettuare una vigilanza costante sull’area protetta senza percepire alcun compenso, neppure il rimborso spese per gli automezzi propri utilizzati dai volontari.

Dichiara Claudio Allegrino, Coordinatore delle Guardie Giurate Volontarie del WWF: una delle emergenze più evidenti che abbiamo potuto verificare è stata la consistente attività connessa alla pesca illegale che avviene all’interno della Riserva, in molti casi proprio nell’area a più elevato interesse scientifico, naturalistico e paesaggistico. Le Guardie WWF hanno elevato sei sanzioni per pesca abusiva nei confronti di altrettanti trasgressori sorpresi ad esercitare nella Riserva Regionale. A seguito di questi interventi, nelle ultime settimane le aree in cui è vietata la pesca sono tornate alla loro tranquillità ma quanto accade desta preoccupazione e richiede un azione più incisiva da mettere in campo necessariamente con l'impegno di Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Provinciale al fine di controllare tale fenomeno.

Diverse altre attività illecite avrebbero bisogno di essere monitorate nel tempo come ad esempio la caccia che, dalle informazioni raccolte, in alcuni casi, sfocerebbe in atti di bracconaggio quando sopraggiunge nel lago la fauna migratoria oppure il taglio abusivo di alberi che è stato verificato in diversi punti dell’area protetta.

Conclude Claudio Allegrino: “la Riserva Regionale ed Oasi WWF Lago di Serranella rappresenta un’importante area a tutela della biodiversità del fiume Sangro; ci auspichiamo che l’Ente Gestore possa dotarsi presto di personale con competenze in materia di vigilanza ambientale o che, in alternativa, si possa affidare in maniera costante il controllo dell’area a guardie volontarie specializzate”

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