venerdì 9 agosto 2013

Riserva Ripari di Giobbe forse bruciata da piromani, sicuramente non protetta dagli amministratori locali

COMUNICATO STAMPA DEL 09 AGOSTO 2013

Riserva Ripari di Giobbe in fumo.

Area regionale "protetta", forse bruciata da piromani, sicuramente non protetta dagli amministratori locali

L'incendio ai Ripari di Giobbe
ORTONA - Molti cittadini e amministratori della cosa pubblica ignorano che l’area andata a fuoco nei giorni scorsi a causa del vasto incendio è da cinque anni diventata Riserva della Regione Abruzzo, istituita con la L.R n.5 del 2007.

La Riserva Regionale Ripari Di Giobbe, è in buona parte andata in fumo, il vento che spirava da sud verso nord ha evitato che venissero coinvolte abitazioni e attività turistiche, anche se alcune di queste sono state lambite dalle fiamme.

Dopo anni di abbandono, la piccola riserva di 28 ettari, scompare tra le fiamme, la splendida macchia mediterranea è andata in fumo,

nonostante il tempismo e la bravura dei vigili del fuoco, arrivati con mezzi a terra, un elicottero e due Canadair. Se l'origine è dolosa lo sapremo presto, anche se sembra un copione già scritto, non è la prima volta infatti che aree costiere di pregio prendono fuoco, qui sulla costa dei trabocchi, come se i cittadini non avessero più il diritto di poter disporre di angoli pieni di incanto.

La gestione della Riserva, così dice la legge regionale, è affidata al Comune di Ortona. A distanza di sei anni dall’istituzione dell’area protetta il Comune di Ortona non ancora provvede a nominare l’organo di gestione della Riserva, la relativa composizione, nonché le forme ed i modi attraverso cui si attuerà la gestione della Riserva stessa.

Il Comune di Ortona doveva predisporre anche il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) dell’area ma neppure di tale documento se ne vede traccia.

Inoltre, il Comune avrebbe dovuto indicare le misure di previsione e prevenzione degli incendi nella riserva regionale, ai sensi della "Legge Quadro in materia di incendi boschivi" n°353/2000, nell'ambito del piano di prevenzione regionale degli incendi.

Se si fosse concretizzata la gestione dell’area protetta con i relativi piani di gestione e prevenzione forse si sarebbe potuto impedire il propagarsi dell’incendio. 

L’Amministrazione locale deve cominciare a rendere conto dei propri doveri non soltanto alle Associazioni per la tutela dell’ambiente ma anche agli operatori turistici e ai fruitori della zona che hanno il diritto di beneficiare delle bellezze dell’area protetta. 

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