domenica 14 settembre 2014

Riserva Regionale Marina di Vasto: strutture abusive mai rimosse

Campo da volley sull’area protetta La rimozione attesa da sette mesi

Pali e rete restano sulle dune della Marina malgrado l’ordinanza di rimozione emessa dal Comune Allegrino (Wwf): «Se le strutture sono abusive vanno tolte, chiediamo l’accesso agli atti»


VASTO. Il campo da beach volley, con tanto di pali e rete, è sempre lì, in piena area dunale, nonostante le denunce penali per “occupazione abusiva di demanio” e le ordinanze di sgombero emesse dal Comune lo scorso mese di febbraio in seguito ai sopralluoghi compiuti dall’Ufficio circondariale marittimo (Circomare) e dalla polizia municipale.

Continuano ad essere oggetto di interventi a dir poco discutibili le rarissime dune che caratterizzano il tratto sud del litorale. A distanza di sette mesi dai provvedimenti che intimavano la rimozione delle strutture abusive e il ripristino dello stato dei luoghi, è tutto come prima. Una situazione intollerabile per il Wwf, associazione da anni in prima linea per la difesa dell’ambiente dunale, i cui volontari tengono costantemente sotto controllo la riserva naturale di Vasto Marina. «Abbiamo segnalato in più occasioni il comportamento di alcuni operatori turistici che svolgono la loro attività senza rispettare quell’area tutelata da leggi nazionali e comunitarie», attacca Claudio Allegrino, coordinatore delle guardie giurate del Wwf, «le dune dovrebbero essere un valore aggiunto, una risorsa, invece vengono percepite come un problema, una sorta di ostacolo allo sviluppo. Adesso si tratta di capire come mai quelle strutture installate abusivamente sul demanio non sono mai state rimosse, nonostante le ordinanze di sgombero emesse dal Comune. Chiederemo», annuncia, «l’accesso agli atti per approfondire alcuni aspetti al momento poco chiari, come ad esempio, l’eventuale esistenza di successivi atti che sospendono i provvedimenti finalizzati al ripristino dello stato dei luoghi. Quello che posso assicurare è che da parte nostra non mancherà mai l’attenzione necessaria, potendo contare anche sul prezioso contributo della polizia municipale che è sempre intervenuta con tempestività, cosa che non si verifica in altri comuni d’Abruzzo», conclude Allegrino.

Le ordinanze di sgombero, cui fa cenno il rappresentante del Wwf, risalgono ai primi mesi dell’anno. Sette gli operatori denunciati alla Procura per occupazione demaniale abusiva, per aver lasciato sul litorale o in area dunale anche durante l’inverno, strutture non autorizzate. I provvedimenti sono stati notificati a titolari di campeggi ed alberghi. Alcuni di loro si sono spinti sulle dune retrostanti la concessione balneare posizionando pali in legno con fari per illuminare l’area, telecamere di videosorveglianza, cavi elettrici, condotte idriche. Emblematico il caso di un operatore turistico che sull’area dunale (di proprietà del demanio) ha installato un bagno per disabili, una fontana per lavare i piedi, una doccia e il famoso campo da beach volley, ben visibile percorrendo la pista ciclabile della marina.
Anna Bontempo

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