COMUNICATO STAMPA DEL 08 GIUGNO 2017
Mai più
Ortona, di nuovo costruzioni sulle spiagge, di nuovo inutili ripascimenti
Ancora una volta l’associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina è costretta a puntare il dito su una delle annose situazioni che oltre ad avere un impatto ambientale hanno anche un notevole impatto economico, sia in forma diretta che indiretta. Obbiettivo dell’ennesimo attacco è la nostra splendida spiaggia che va da Postilli al Riccio, dove nella parte, più a sud nel 2007 fu istituito il parco delle dune poiché area di pregio naturalistico. Una sorta di risarcimento etico, per la parte devastata, quella più a nord, dalla inutile opera viaria che ha contribuito ad indebitare il comune, la strada Postilli Riccio. Opera che il WWF condannò, chiedendo il solo potenziamento della strada già esisitente.
I nostri timori, purtroppo, stanno diventando realtà: la lenta cementificazione di quell’area, un operazione rischiosa, potenzialmente devastante, e stupida in piena era di cambiamenti climatici, dove tutte le indicazioni della Unione Europea vertono sulla rinaturalizzazione degli arenili e sull’arretramento del nuovo urbanizzato necessario, poiché sono la soluzione più efficace per contenere l’ingressione marina.
Vedere ancora oggi che si costruisce sulle spiagge per il WWF e non solo, invece di riqualificare e migliorare l’esistente e recuperare il patrimonio edilizio abbandonato è veramente un pugno al buon senso.
Nel caso specifico si tratta di una palazzina di due piani a quanto sembra, in costruzione vicino alla ex scuola elementare, sul quale la nostra Associazione ha intenzione di vederci chiaro e verificare, tramite accesso agli atti, come sia stato possibile costruire ancora in queste zone, stante la normativa di settore che regolamenta la gestione di queste aree, in particolare: la legge nazionale del 1985 -Galasso- che vietava di costruire entro i 300 metri dalla battigia, e la serie di vincoli paesaggistici dell’area, previsti oltre al Piano Paesistico Regionale anche nel vigente P.R.P.
A questo si aggiunge l’ennesimo prelievo di sabbia per l’inutile, dannoso e costoso ripascimento davanti a stabilimenti balneari a cui si è consentito di costruire dentro l’espansione dell’onda.
Sono queste attività inutili e costose, perché è come il bambino che con il secchiello cerca di svuotare il mare, non è un mistero che dopo qualche mareggiata la sabbia che viene usata scompare alle prime mareggiate.
Dannoso perché si altera con mezzi meccanici il delicato equilibrio di un ecosistema complesso, e in questo caso il punto di prelievo è proprio il Parco Comunale delle Dune. Costoso, perché queste operazioni inutili si devono ripetere negli anni a carico dei contribuenti.
Quello che ci amareggia è che quei soldi usati per il ripascimento annuale, potrebbero essere usati per un progetto di riqualificazione naturalistica del Parco delle Dune, per la sua ripulitura a mano, magari coinvolgendo anche la Comunità locale e le associazioni.
Lasciare quella parte di spiaggia a cui si è anche riconosciuta una valenza naturalistica, nell’abbandono totale, piena di rifiuti, dove a rotazione diviene pista per i quod o per i rave party è una pessima fotografia dell’intera città. Il WWF, insieme alle tante persone che ci hanno allertato, sono veramente stanche di assistere a queste situazioni senza alcun nesso razionale, spesso azioni mosse da piccoli interessi che non hanno niente a che vedere con una visione di insieme intelligente e moderna.
Cosa hanno da dire i tanti candidati a cui facciamo i nostri auguri di buon lavoro, tutti parlano di ambiente, ma nessuno è sceso nel dettaglio. Sulle spiagge prevedono ancora altri stabilimenti balneari, cemento? o è giunto il momento di voltare pagina e capire che il turismo si muove verso chi cura e protegge il proprio territorio, anche perché la collettività è sinceramente stufa di pagare per pianificazioni errate.
Fabrizia Arduini
presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina Onlus
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