giovedì 18 ottobre 2018

Il ministro Sergio Costa annuncia nuovi Parchi ma dimentica quello già perimetrato. Il WWF Abruzzo: «La costa teatina è in attesa da quasi 18 anni!»


Il ministro Sergio Costa annuncia nuovi Parchi ma dimentica quello già perimetrato

Il WWF Abruzzo: «La costa teatina è in attesa da quasi 18 anni!»

Ben vengano le altre aree protette ma non si lasci ancora nel limbo quella già pronta


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Una notizia diffusa ieri dall’agenzia giornalistica ANSA attribuisce al ministro dell’ambiente Sergio Costa eccellenti intenzioni in relazione alla protezione della natura. Questa, infatti riportata alla lettera, la nota d’agenzia: "Stiamo realizzando due nuovi parchi nazionali: Matese e Portofino". Lo ha annunciato il ministro dell'ambiente Sergio Costa via Twitter. Oltre alla 'promozione' dei due parchi regionali, in Campania e in Liguria, "stiamo lavorando per armonizzare il Delta del Po", ha scritto Costa. "Voglio che l'Italia diventi un unico 'Paese Parco'. Abbiamo la più grande biodiversità d'Europa e terza del mondo. Dobbiamo preservarla".

«Una ottima intenzione», ha commentato il delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio, il quale tuttavia aggiunge: «Non vorrei però che il ministro avesse dimenticato il Parco Nazionale della Costa Teatina, sulla cui assurda situazione gli abbiamo scritto appena dopo il suo insediamento: quell’area protetta non ha bisogno di null’altro che della firma sul decreto per la perimetrazione, già disegnata da un commissario ad acta, e della nomina degli organi direttivi. Nella nota inviata al presidente del consiglio, al ministro dell’ambiente e al presidente della Repubblica nei primi giorni del giugno scorso avevamo riepilogato l’intera vicenda, che si trascina ormai da quasi 18 anni, e siamo pronti in ogni momento a rinnovare l’appello anche eventualmente con un incontro di persona col ministro. È importante però che il Parco della Costa Teatina, che potrebbe essere attivato in pochi giorni visto che ha da tempo concluso l’iter istitutivo, perimetrazione compresa, non venga dimenticato e lasciato nel limbo nel quale giace senza alcun serio motivo, se non una grave miopia politica a livello locale, ormai davvero da troppi anni».

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