venerdì 9 maggio 2008
La replica del WWF al Sindaco di San Vito Chetino
COMUNICATO STAMPA DEL 09 MAGGIO 2008
“Lavoriamo insieme per fare chiarezza e proteggere la costa teatina”
La replica del WWF al Sindaco di San Vito Chetino
“Lo scopo finale del WWF è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del nostro Pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura – esordisce Andrea Natale, Responsabile Gruppo Mare del WWF Abruzzo - Da anni ci muoviamo su questi due canali: denunciare gli episodi di degrado del territorio, e contemporaneamente, divulgare, sensibilizzare realizzare una cultura dell’ambiente tra i cittadini e gli amministratori.
In particolare con questi ultimi ci sono spesso le premesse per collaborare, com’è stato nel caso specifico del Progetto “Costa Teatina Sostenibile” (a cura di WWF e Amministrazione Provinciale di Chieti) per verificare l’implementabilità, nei nove comuni costieri della Provincia, delle Linee Guida europee per la Gestione Integrata e Sostenibile delle Zone Costiere. Cerchiamo di venire incontro, in particolare, ai Comuni, condividendone i problemi e suggerendo loro possibili soluzioni e percorsi progettuali per realizzare la sostenibilità degli interventi sul territorio”.
Il WWF non è un ente astratto dichiara Maria Laura Pierini, Responsabile WWF della Sezione Provinciale di Chieti: la nostra organizzazione è costituita da cittadini, anche sanvitesi, che offrono gratuitamente la propria professionalità, il proprio tempo e denaro allo scopo di valorizzare le peculiarità del nostro territorio. Il WWF è sempre stato a fianco degli amministratori locali che condividono con essa la tutela del territorio e della qualità della vita.
“Sono allibito – dichiara Andrea Natale – dalle dichiarazioni e dall’atteggiamento del Sindaco di San Vito Chetino in merito alla nostra segnalazione del rinvenimento di sostanze oleose al Turchino e al molo. Un caso più unico che raro di un Sindaco che, invece di denunciare gli inquinatori, minaccia di denunciare chi ha denunciato l’inquinamento! Di qualsiasi natura sia la sostanza e qualsiasi provenienza abbia – continua Natale - resta il fatto che si tratta di elementi estranei all’ambiente costiero. Se le analisi dell’ARTA confermeranno la natura idrocarburica della sostanza, ci troveremmo di fronte ad un inquinamento ambientale e gli organi giudiziari dovrebbero far chiarezza per risalire all’autore dello sversamento”.
“L’interesse dell’Amministrazione comunale dovrebbe essere quella di far chiarezza – aggiunge Natale - invitiamo il Sindaco a chiedere conto, insieme alle Associazioni, agli altri Sindaci della Costa, e ai Presidenti di Provincia e Regione, a chi non ha provveduto ad informare sul posizionamento delle piattaforme a mare. Il cittadino ha diritto a essere informato sugli eventuali rischi e sulle precauzioni da adottare per evitare inquinamenti e danni all’ambiente.
Quest’assenza di trasparenza– precisa Natale - ha creato un clima d’incertezza e timore nei cittadini. Non le nostre denunce. Se qualcuno avesse spiegato loro cosa succedeva nessuno ci avrebbe tempestato di telefonate ed e-mail per capire quello che sta accadendo in prospicenza della costa. Certo il fatto che i cittadini si rivolgano a noi e non alle amministrazioni pubbliche – finisce Natale – dovrebbe far riflettere la politica. Come dare torto ai cittadini consapevoli del fatto che chi segnala problemi al nostro ambiente è additato come un untore e minacciato di denuncia. Non credo che così ci si guadagni la fiducia dei cittadini, se poi i Sindaci hanno voglia di accusare qualcuno per danno all’immagine della Costa dei Trabocchi allora dovrebbero denunciare le società petrolifere e non il WWF”.
Andrea Natale
Maria Laura Pierini
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