Riportiamo di seguito l'articolo de "Il Centro" del 10 luglio 2008
Dopo il ricorso degli ambientalisti ieri la discussione al Tribunale dell’Aquila
Centro oli, il Tar rinvia la sentenza
PESCARA. Nessuna decisione per ora. Il tribunale amministrativo dell’Aquila non si è pronunciato sul merito del ricorso presentato da Legambiente e Wwf contro la realizzazione dell’impianto di primo trattamento del petrolio che l’Eni ha in programma di realizzare in contrada Feudo di Ortona. La sentenza sarà emessa in tempi non definiti. Le parti hanno discusso ieri pomeriggio davanti al Tar presentando ciascuna le proprie conclusioni sia sulle questioni preliminari che sul merito. Il collegio non doveva pronunciarsi sulla sospensiva ma nel merito in quanto la legge regionale votata il 4 marzo, che ha bloccato di fatto la realizzazione del Centro oli fino al 31 dicembre 2008, ha cambiato lo stato delle cose. I ricorsi per l’annullamento di tutti gli atti preliminari alla realizzazione dell’impianto è stato presentato da Legambiente e Wwf appoggiati dal comitato Natura verde, dai Comuni di Francavilla, Pescara, Orsogna, San Giovanni teatino, dalla società cooperativa Ccdd Tollo e dalla cantina sociale Sannitica. Dall’altra parte, invece, l’Eni, la Regione Abruzzo e il Comune di Ortona. «La discussione è stata lunga e accesa», commenta l’avvocato Fabio De Masis del Wwf, «il giudice dovrà emettere una sentenza su cui è impossibile fare pronostici».
(s.f.)
1 commento:
Il petrol chimico di Ortona se si fara' è una sciagura per l'Abruzzo.
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