giovedì 7 agosto 2008

Nube tossica a Chieti: i cittadini hanno diritto ad essere informati



Per l’Amministrazione Comunale di Chieti informare equivale a “fare allarmismo”.

Nella nostra Regione è pratica comune minimizzare o far finta di non vedere… la vicenda dell’ “acqua contaminata” in Val Pescara docet.

Comunicato Stampa WWF

L’incendio di materie plastiche avvenuto a Chieti scalo pochi giorni fa ha comportato l’emissione in atmosfera di diverse sostanze tossiche e cancerogene in quantità elevate. Il WWF è in possesso del referto dell’ARTA del 31/07/2008 sulle analisi sui fumi dell’incendio. Il benzene, composto riconosciuto quale “cancerogeno certo” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato trovato in concentrazioni di 1,38 milligrammi/metrocubo quando il normale limite per l’aria è di 5 microgrammi/mc (un microgrammo è un millesimo di milligrammo). Quindi la concentrazione rilevata è di ben 276 volte il limite di legge. Per il toluene la concentrazione rilevata è stata di 0,28 milligrammi/mc, per l’etilbenzene di 0,21 milligrammi/mc, per l’m-xilene di 0,07 milligrammi/mc e per lo stirene di 0,37 milligrammi/mc. Tutte queste sostanze sono tossiche con numerosi effetti sull’uomo (neurotossicità; infiammazioni; tossicità sul fegato; polmonite chimica ecc.).scheda-benzene scheda-stirene scheda-etilbenzene

Dichiara Dante Caserta, presidente del WWF Abruzzo “I dati parlano chiaro: quanto avvenuto può avere avuto conseguenze dannose sui cittadini, visto che le concentrazioni di inquinanti rilevate dall’ARTA sono molto elevate. Purtroppo dobbiamo constatare come anche in questo caso sia il WWF a dover intervenire per garantire i diritti dei cittadini ad essere correttamente informati su fatti che possono ledere la loro salute. Le concentrazioni rilevate nei fumi sono molto elevate, soprattutto se si pensa che si deve tener anche conto dell’effetto “cocktail”, l’effetto combinato delle diverse sostanze presenti. Ora si attende l’esito delle analisi sulle diossine che tutti ci auguriamo essere negativo ma i dati che divulghiamo oggi sono di per sé preoccupanti se si pensa che queste sostanze sono state respirate da decine di migliaia di persone ignare di quanto accadeva. L’eventuale presenza di diossina non farebbe che aggravare una situazione già compromessa e non sarà, quindi, così dirimente rispetto alla classificazione dei rischi che ha comportato questo incendio. Auspichiamo che le analisi sugli alimenti in corso prendano in esame tutte le sostanze rischiose per la salute e invitiamo gli enti preposti a garantire la realizzazione di esami a campione sulla popolazione. Colgo l’occasione per esprimere il nostro stupore rispetto alle dichiarazioni di ieri dell’amministrazione del Comune di Chieti che invece di divulgare questi dati ha chiesto alle associazioni ambientaliste di non comunicare con i media. Noi continueremo a farlo per tutelare i diritti dei cittadini; speriamo che questo esempio sia seguito anche dagli amministratori. Domani sera invitiamo tutti ad intervenire per fare il punto sulla situazione e per individuare tutte le azioni utili per gestire questa emergenza”.






Giovedì 7 agosto Assemblea Pubblica alle ore 21:00 a Chieti Scalo presso la sala della Cassa di Risparmio.

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