sabato 23 agosto 2008

Wwf: sindaco Chieti apra vertenza con Ato e Aca

photo by Elisabetta



Il WWF di Chieti interviene su quella che definisce "surreale e grave situazione di razionamento dell'acqua a Chieti". Alcune settimane or sono e ancora prima della contestata riapertura dei pozzi di Pineto, il WWF Abruzzo - ricorda l'associazione in una nota - ha accertato come nel territorio dell'ATO 4 vi e' una enorme disponibilita' idrica giornaliera. Dati della stessa ACA alla mano, sulla carta sono ben 414 i litri a disposizione di ogni singolo cittadino al giorno. Per arrivare a questo dato basta fare un semplice conto considerando l'acqua che l'ACA dichiara di mettere in rete e le persone che la stessa societa' dichiara di servire in estate. "La quantita' di acqua che viene captata e immessa in rete spiega Nicoletta Di Francesco, responsabile della Sezione di Chieti del WWF - porta ad avere una disponibilita' per persona di gran lunga superiore a quella di qualsiasi paese europeo. Ricordo che la media dei consumi giornalieri pro-capite in Italia e' di 220 litri mentre in nord-Europa oscilla tra 130 e 160 litri al giorno pro-capite.

E' veramente incomprensibile, con questi dati e ad oltre un anno dalla crisi drammatica del 2007, il ripetersi di disservizi a Chieti. L'ACA dovrebbe spiegare dettagliatamente dove va a finire questa enorme quantita' di acqua, anche perche', se anche si volesse ammettere un dato relativo alle perdite del 50% - una cosa quasi unica in Italia - si arriverebbe comunque ad avere 200 litri per persona al giorno. Tra l'altro, per quanto attiene alla responsabilita' della gestione aggiunge - ormai siamo alla farsa visto che la stessa societa' dichiara di essere pronta a cederla al Comune i Chieti, all'opposto di quanto prevede la legge che fin dal 1994 ha stabilito l'obbligo della gestione unitaria del servizio idrico integrato all'interno dell'Ambito formato da tanti comuni. Questa non e' una soluzione nel lungo periodo perche' strutturalmente e legalmente inadeguata. Ritengo, invece, che il sindaco di Chieti, il secondo comune dell'ATO - conclue Di Francesco - debba aprire una vertenza pubblica nelle sedi delle assemblee di ATO e ACA, per una riforma profonda delle strutture di gestione in cui si accertino anche le responsabilita' per questa situazione ormai insostenibile".

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3 commenti:

Unknown ha detto...

naturalmente la situazione acqua a Chieti è divenuto dall'anno scorso un serio problema. La scorsa notte ancora chiusura dei pozzi e mancanza di acqua!
Purtroppo la "colpa" non è solo dell'ACA ma tanto l'attuale esecutivo che invece di provvedere ai reali problemi quotidiani dei cittadini pensa al futile.
Piena solidarietà a Nicoletta Di Francesco ed a tutto il gruppo del WWF

Anonimo ha detto...

Il problema è serio e importante. Ne avevo parlato nel mio blog molto tempo fa (questo è il link) cercando di smontare una sorta di leggenda metropolitana secondo cui Chieti alta sarebbe ricca di sorgenti, cosa sicuramente vera in un lontano passato, ma oggi impossibile. La risposta al "mistero" delle sorgenti e dei canali sotterranei è abbastanza ovvia, ma nessuno osa nominare i serbatoi della Civitella, che proprio serbatoi non sono, io non ho mai avuto il piacere di vederli da vicino però ho il sospetto che sia una fortezza medievale che tenuta costantemente allagata.

Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina ha detto...

Speriamo che, stimolati dall'emergenza acqua di questa estate, i cittadini di Chieti siano più vigili e partecipi alla politica gestionale dell'acqua. Gli interventi di "Vitt84" e "Tommy" dimostrano che è ora di partecipare attivamente alle vicende del nostro territorio e non lasciare più "soli" i politici di turno con le loro scelte spesso scellerate per il nostro ambiente e la nostra salute.
claudall