martedì 9 settembre 2008

Le Guardie WWF di Chieti intervengono in Val di Sangro



Comunicato stampa del 08/09/08

Pre-apertura caccia: cacciatori sparano a specie protette
Le Guardie WWF di Chieti intervengono in Val di Sangro


CHIETI - Il Nucleo di Chieti delle Guardie Giurate Volontarie del WWF comunica il resoconto dell’attività di vigilanza venatoria effettuata nel giorno 7 settembre 2008 in occasione della pre-apertura della stagione venatoria, cogliendo l’occasione per richiamare ancora una volta l’attenzione delle autorità competenti sul preoccupante fenomeno del bracconaggio nel nostro territorio.
Infatti, durante il consueto servizio di vigilanza, le Guardie Venatorie Volontarie dell’ Associazione, su comunicazione di alcuni cittadini di una frazione di Atessa che segnalavano spari nei pressi delle proprie abitazioni, hanno sorpreso diversi cacciatori che colpivano tortore dal Collare Orientale (Streptopelia decaocto) una specie non cacciabile e protetta dalla normativa Europea e Nazionale.
Nonostante il pronto intervento, gli individui riuscivano a sfuggire, allertati dall’arrivo delle guardie venatorie.
Tre esemplari di tortora dal collare abbattuti sono stati recuperati. Verrà consegnata alla Procura della Repubblica di Lanciano notizia di reato a carico di ignoti. Sono comunque emersi elementi utili che potrebbero consentire all’ Autorità Giudiziaria di risalire ai responsabili delle uccisioni.
Giungono dal Corpo di Polizia Provinciale di Chieti altre notizie di illeciti penali per abbattimento di specie protette in questa giornata di pre-apertura, a dimostrazione di come il fenomeno del bracconaggio sia ancora diffuso.
Dichiara Claudio Allegrino, Coordinatore delle Guardie Giurate WWF: “la commissione di illeciti da parte di chi esercita attività venatoria ha il suo massimo proprio nel periodo della cosidetta pre-apertura, una sorta di deroga del legislatore regionale che consente di aprire la caccia la prima domenica di settembre invece che la terza domenica del mese. La pre-apertura è sempre stata criticata dalle associazioni di protezione della natura in quanto essa prevede la caccia solo ad alcune specie sulle quali si concentra una elevata pressione venatoria e senza che si sia svolta una analisi dello stato di conservazione delle popolazioni locali delle specie migratrici e verifica dei periodi nei quali si manifesta la migrazione post riproduttiva (fenologia).
Vi è, inoltre, la consapevolezza, da parte di persone dotate di licenza di caccia di poter approfittare della cronica carenza di personale preposto alla vigilanza venatoria. E’ infatti noto che la Polizia Provinciale di Chieti svolge la propria
attività sul territorio dei 104 comuni della Provincia a volte con soli quattro agenti per turno. Con automezzi vecchi, logori e personale privo di dotazioni idonee per esercitare con sufficienza il proprio lavoro. E il Corpo Forestale dello Stato, in molte stazioni locali, non riesce nemmeno a coprire i due turni diurni con i pochi agenti a disposizione.

Coord. Guardie Giurate
Volontarie WWF Italia ONG-ONLUS
Nucleo di Chieti

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