venerdì 24 aprile 2009

Ruspe sulle dune


COMUNICATO STAMPA DEL 21 APRILE 2009

Ruspe sulle dune

IL WWF sollecita i comuni costieri e la Capitaneria di Porto a viglilare sugli ultimi relitti dunali della costa teatina


Con l’approssimarsi della stagione balneare i pochi tratti di spiaggia della costa teatina con sistema dunale vengono sottoposti a seri danneggiamenti dovuti ai mezzi meccanici utilizzati per la pulitura delle spiagge. In particolare, la vegetazione tipica psammofila, specializzata a vivere sulla sabbia, e la fauna che in essa trova rifugio, subiscono perdite ingenti.
L’ Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina ha invitato la Capitaneria di Porto ed i comuni costieri a vigilare affinchè ruspe, trattori e vagliatrici degli enti pubblici ma anche dei gestori balneari non danneggino le nostre spiagge con le dune. Purtroppo già sono stati segnalati al WWF l’utilizzo di mezzi meccanici a Vasto marina, dall'Hotel Acquario verso nord dove le ruspe sono arrivate proprio al piede delle dune, e sbancamenti in località Lido Riccio di Ortona.
Dichiara Ines palena, Presidente del WWF locale: “le dune costiere, oltre al loro valore ecologico e paesaggistico, hanno un ruolo fondamentale nella mitigazione naturale del rischio costiero, in particolare rispetto ai fenomeni di erosione ed allagamento. L’assenza delle dune, unita all'appiattimento della spiaggia per scopi turistici, impedisce il ripascimento naturale e duraturo delle spiagge dopo gli eventi meteomarini più intensi, comportando quindi una generale tendenza all’arretramento della linea di costa”
Recenti studi realizzati dall’ Università degli Studi La Sapienza Roma 1 hanno confermato che il sistema spiaggia-duna si basa quindi su un equilibrio precario, di cui la vegetazione è un elemento indispensabile, riuscendo a trattenere i granuli di sabbia con le proprie radici e fungendo da barriera contro gli effetti erosivi del vento.
E’ necessario individuare una modalità diversa di utilizzo delle spiagge, accontentandosi di “usare” la sola spiaggia naturalmente priva di vegetazione, ponendo le eventuali (minime) strutture fisse nel “retroduna” e proteggendo tutto il resto."
Sulle poche spiagge con sistema dunale il WWF Abruzzo, unitamente alla Società Ornitologica Abruzzese, ha documentato anche la distruzione sistematica delle uova di Fratino, un piccolo uccello, inserito nella Direttiva CEE 79/409 (“Uccelli”) come “specie particolarmente protetta”, e considerata indicatrice della qualità ambientale dell’habitat costiero, che è, al pari di tutte le altre presenti negli arenili e nelle dune, estremamente vulnerabile e sensibile al disturbo antropico, in particolare a causa dei lavori di “pulizia” e livellamento delle spiagge.
In occasione del Fratino Day, il censimento annuale di questa specie animale, che nidifica nel periodo aprile/giugno sulle spiagge abruzzesi, il WWF lancia alle amministrazioni locali e nazionali l’allarme sulla definitiva scomparsa delle dune sulla fascia costiera teatina.
A questi allarmi primaverili vanno purtroppo aggiunti quei progetti scellerati che vorrebbero trasformare la Costa Teatina in un susseguirsi di lungomari cementificati e privi di naturalità, come:
- la strada di Postilli-Riccio ad Ortona definita incredibilmente “troncone infrastrutturale strategico per implementare il traffico con l'EST Europa” , che di fatto farà scomparire una delle poche spiagge rimaste libere da stabilimenti e con ambienti dunali residuali;
- la proposta del comune di Rocca S.Giovanni di un villaggio turistico previsto in zona Foce, con un’estensione di 9000 mc, composto da miniappartamenti, piscina, teatro, piazza, parcheggi….proprio a ridosso di uno degli scorci più belli della “costa dei trabocchi”;
Questi, come tanti altri esempi, rischiano di far scomparire definitivamente ambienti relitti unici che i nostri figli o i figli dei nostri figli rischieranno di non vedere mai.

Ines Palena
Presidente Associazione WWF
Zona Frentana e Costa Teatina

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