lunedì 1 febbraio 2010

Ombrina Mare: il WWF sollecita il Comune di Lanciano




COMUNICATO STAMPA DEL 27 GENNAIO 2010

L’associazione WWF- Zona Frentana e Costa Teatina, è tornata a sollecitare nei giorni scorsi un intervento da parte del Comune di Lanciano sul problema della deriva petrolifera in Abruzzo ed in particolare sulla richiesta di concessione di coltivazione di idrocarburi, denominata Ombrina Mare (Concessione d 30 Mediterranean Oil and gas) a pochi chilometri dalla costa tra S.Vito e Vallevò.
Il WWF ha invitato il Sindaco di Lanciano Filippo Paolini a mandare osservazioni su questo progetto come hanno gia’ fatto i comuni di Fossacesia,S.Vito,Vasto,Treglio,Miglianico, al Ministero dell’Ambiente e alla Direzione della Pesca Marittima e Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali .
Tale progetto riguarda ,in sostanza, la realizzazione di una piattaforma che, se entrera’ in azione, restera’ per almeno 20-30 anni, andando a deturpare ed inquinare uno dei litorali piu’ belli della nostra Costa dei Trabocchi, con danno oltre che ambientale anche turistico, non solo per le localita’ ivi ricadenti, ma per l’intero territorio frentano.
La piattaforma causera’ il rilascio di sostanze tossiche nel mare, come è consuetudine per tutte le piattaforme a mare, e poiche’ la concessione racchiude al suo interno ben due riserve di pesca , le conseguenze sono facilmente immaginabili, inoltre avendo il mare Adriatico fondali bassi, gli inquinanti resteranno tutti localizzati presso la costa. Tutto questo tenendo conto del fatto che esso sorgera’ a soli sei chilometri dalla nostra costa mentre in altri Paesi tali strutture sono molto piu’ distanti ( 50 km in Norvegia, o 160 km lungo le coste atlantiche e pacifiche degli USA). Danni irreparabili per l’estrazione di un petrolio di bassissima qualita’ carico di inquinanti a base di zolfo e difficile da raffinare, infatti sara’ molto probabile che sulla piattaforma ci sara’ anche un desolforatore.
Insomma Ombrina mare e tutte le altre opere petrolifere previste per l’Abruzzo daranno un contributo minuscolo al bisogno di energia italiano,(sempreche’ tale beneficio rimarra’ in Italia, infatti la ditta proponente è inglese) ma distruggera’ tutta l’economia locale fatta di pesca,turismo,ed agricoltura.
Per questo l’intervento degli Enti locali è determinante per scongiurare la realizzazione di tali opere e il WWF-Zona Frentana e Costa Teatina, auspica un intervento urgente ed incisivo anche del comune di Lanciano.

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