sabato 10 luglio 2010

Area frentana. Il WWF chiede l'attivazione di centraline per il controllo dell'aria

Pioggia gialla sul rione Santa Rita e in via Per Treglio: il Wwf sollecita ad Arta e Asl l’attivazione delle centraline per il monitoraggio dell’aria. Per il sodalizio ambientalista l’origine del fenomeno non è naturale, perciò bisogna tenere sotto controllo le due zone.

Le goccioline gialle sono grandi come le teste dei fiammiferi. La consistenza è densa come se si trattasse di vernice. Le gocce una volta secche, diventano pastose e si sbriciolano in polvere. Erano cadute a ciel sereno. Non sono andate via nemmeno dopo la pioggia venuta giù qualche giorno dopo. Forse si tratta di un particolare pulviscolo che in condizioni di umidità si condensa e viene giù insieme al vapore acqueo presente nell’atmosfera.

«Ovviamente», sostiene Ines Palena, responsabile del Wwf costa frentana e zona teatina, «senza analisi chimiche e tossicologiche non è possibile stabilire cosa possa essere questa sostanza gialla, per cui mi aspetto che Arta e Asl diano al più presto le informazioni richieste da cittadini e associazioni. Noi ci impegniamo a sollecitare il loro intervento se non dovesse avvenire in tempi brevi. Sono abbastanza certa che non si tratti di un fenomeno naturale: se fosse stata sabbia sarebbe stata lavata via dalla pioggia successiva. Penso, invece, a una origine antropica, probabilmente residui di lavorazione di qualche industria, che una volta immessi in atmosfera precipitano sotto forma di pioggia a causa della loro pesantezza o in seguito a reazioni chimiche». Secondo la rappresentante dell’associazione ambientalista «sicuramente questo episodio rende sempre più necessario un incremento del numero di centraline di rilevazione dello stato dell’aria, visto che nella nostra zona è presente solo una centralina fissa ad Atessa, che non sono sicura nemmeno sia attiva poiché sul sito dell’Arta l’ultima rilevazione è datata 2008, soprattutto per l’area industriale della Val di Sangro, sottoposta a forte carico inquinante. Con una rete di monitoraggio dell’aria capillare e organica sarebbe più facile anche risalire alle cause di eventi particolari come quello avvenuto a Lanciano».

Sulla vicenda hanno manifestato preoccupazione i residenti nelle due zone: qualcuno si è ritrovato l’orto tinto di puntini gialli. Qualche amministratore comunale è già informato del fenomeno. Lo stesso sindaco, Filippo Paolini, ha espresso l’intenzione di interessare direttamente l’Arta per i rilievi del caso. In passato il fenomeno era stato notato in Val di Sangro soprattutto nel trimestre maggio-giugno-luglio.

Articolo tratto da Il Centro del 28 giugno 2010

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