mercoledì 17 novembre 2010

Dal porto turistico di San Vito nessun futuro per la costa teatina

COMUNICATO STAMPA DEL 17 NOVEMBRE 2010

foto by tony-mezzosub
Posti barca sovradimensionati in un Parco che fatica a prendere il largo

S.VITO CHIETINO - Apprendiamo con sconcerto la notizia dell’ennesimo progetto di porto turistico, a San Vito marina, che dovrebbe andare ad aggiungersi ai 5 già esistenti lungo un tratto di costa di 70 km circa (a Pescara, Ortona, Fossacesia, Vasto e San Salvo), per un totale di oltre 2900 posti barca (2630 già esistenti più circa 300 previsti dal progetto): come dire circa 41 posti barca per km, contro una media nazionale di 18 ( dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, anno 2007)!

Senza andare a scomodare analisi economiche che dimostrano come questi porti siano ovunque in perdita, ci si chiede la necessità effettiva di tali infrastrutture, a fronte di problemi di erosione costiera drammatici sotto gli occhi di tutti. Quasi la totalità della costa abruzzese è in erosione, e da innumerevoli studi si sa che questo fenomeno è accentuato proprio da costruzioni a mare come porti e banchine, che modificano la circolazione delle correnti sottocosta.

Il sindaco di San Vito dovrebbe preoccuparsi di non perdere altri pezzi di spiaggia, come è accaduto quest’estate alla splendida caletta Il Turchino, quasi del tutto scomparsa sotto le mareggiate, invece di appoggiare proposte inutili e potenzialmente dannose come questa.

Senza contare che il futuro di questo litorale va verso tutt’altra direzione, ossia quella di diventare Parco Nazionale della Costa Teatina, dove si potrà coniugare la tutela dell’ambiente con uno sviluppo sostenibile, un turismo di qualità, un’economia che valorizzi i prodotti e le peculiarità dei luoghi.

E’ evidente che il Parco come strumento di tutela, promozione, e reperimento fondi per il territorio non viene ancora percepito come tale da questa amministrazione, nè dalla maggioranza dei Comuni ricadenti nel Parco, mentre il Comune di Fossacesia si è già attivato da tempo per realizzare uno sviluppo sostenibile del territorio, avendo fatto seguire alle intenzioni l'atto concreto con la perimetrazione ai fini istitutivi del Parco Nazionale.

Auspichiamo che la forza trainante della Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina, appena nata, possa smuovere anche gli ultimi indecisi e far comprendere a tutti, cittadini e amministratori, che il Parco sarà il vero volano per l’economia del territorio oltre che l’assicurazione per un benessere durevole.

In questo percorso ci aspettiamo che siano proprio i sindaci e il Presidente della Provincia di Chieti gli attori principali.

Ines Palena
Presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina

2 commenti:

@enio ha detto...

meno male che io non ho una barca da 15 metri, con tutti sti problemi, io poi ho difficoltà a trovare un parcheggio per la mia Fiesta!

Anonimo ha detto...

ben detto Ines!!! Ilaria