martedì 28 dicembre 2010

Acqua ATO chietino: una vera gestione pubblica dell’acqua deve essere trasparente e partecipata

COMUNICATO STAMPA DEL 28 DICEMBRE 2010

ATO chietino: una vera gestione pubblica dell’acqua deve essere trasparente e partecipata.

No all’aumento del 15% della tariffa per recuperare gli errori di una cattiva gestione, paghi chi sbaglia, non la cittadinanza!

LANCIANO - In un periodo di ristrettezza economica che imporrebbe una maggiore efficacia e controllo sulle scelte economico-finanziarie avviene che alla SASI si cerchi di pianificare l’uso delle risorse pubbliche con ben poco controllo e sfuggendo a alle regole di una buona gestione pubblica.

Mercoledì 29 dicembre presso il Palazzo degli Studi alle ore 15:00 durante l’assemblea pubblica dei sindaci, proprietari effettivi dell’Ente, si parlerà di Revisione Tariffaria.

Le Associazioni WWF e Abruzzo Social Forum, esprimono forte preoccupazione per gli esiti dell’assemblea. La proposta di revisione della tariffa che i cittadini si vedranno applicare si basa su un analisi del precedente Piano d’Ambito del 2003 e di quanto realmente realizzato al 2009. Dall’analisi dei dati e da una previsione di investimenti proiettati al 2032 si prevede, per farvi fronte, un aumento della Tariffa del 15%.

Nel Piano d’Ambito del 2003 gli investimenti previsti per gli anni 2003/2009 erano, in totale, pari a € 113.001.336, mentre gli investimenti effettivamente realizzati nello stesso periodo ammontano a € 7.119.939. Dunque la differenza tra ciò che si prevedeva di investire e ciò che si è realmente investito è di €105.881.397. Solo 6,3% di quanto previsto è stato realmente investito!

Tutti si chiedono chi abbia sbagliato; chi doveva controllare il discostarsi tra previsione e verifica dei consumo, chi aveva fatto le previsioni nel 2003 o chi nel tempo non è stato in grado di realizzare i progetti e dunque di effettuare gli investimenti.

Ma la domanda alla quale tutti i cittadini dell’ ATO n.6, attraverso i sindaci che li rappresentano, vorrebbero avere una risposta su come sia possibile che, non avendo rispettato un Piano di sei anni (2003/2009), se ne presenti uno che ha la pretesa di pianificare le attività e gli investimenti fino al 2032 (€ 241.465.786). Una pretesa che non si basa su un sufficiente ed articolato elenco degli errori e dei responsabili ma solo sulla necessità di recuperare le perdite (a danno ovviamente dei soli cittadini).

Dalla lettura dei documenti del piano per la modifica della Tariffa inoltre si ricava che a fronte di un numero costante di dipendenti (178 a regime) si è passati da una spesa per il personale di €1.578.892 al 2003 a € 5.187.730 del 2009. L’aumento per i costi del personale è stato del 328% !

Inoltre non si è ottemperato alla normativa comunitaria sulla Valutazione Ambientale Strategica che deve essere espletata per legge.

La proposta perciò non può essere approvata e soprattutto non può essere fatto senza una discussione aperta ai cittadini e alle comunità locali.

Stando così le cose, le regole delle democrazia sono completamente sovvertite.

Le associazioni ambientaliste, i movimenti, i cittadini che hanno sempre difeso la gestione pubblica dell’acqua (ultimamente raccogliendo in Abruzzo più di 25 mila firme per il referendum contro la Legge Ronchi di privatizzazione) si appellano ai sindaci affinché non approvino questa proposta scellerata e irragionevole e mettano in atto tutte quelle azioni necessarie ad una condivisione e partecipazione all’iter della proposta di rettifica della tariffa.

Mercoledì 29 dicembre le associazioni di cittadini saranno presenti dalle ore 14:30 presso il Palazzo degli Studi per far sapere a tutti cosa sta succedendo e verificare se l’ennesimo salasso cadrà sulle spalle dei cittadini o se l’aumento verrà bloccato e si aprirà una fase nuova di trasparenza, di corretta e puntuale informazione e di partecipazione cittadina.

L’acqua pubblica non è né del centro-destra né del centro-sinistra; non se ne faccia uno scontro politico. L’ACQUA E’ DI TUTTI!

Ines Palena
Presidente WWF Zona Frentana e Costa Teatina

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le bollette dell'acqua emesse dalla SASI sono "gonfiate" . La voce " incremento fogna/depurazione ex art 141 L. 388/2000 " fu introdotta nel 2003per poter finanziare un progetto di rete fognaria par un importo di € 5.849.230,83 .
A fine 2009 attraverso tale "balzello" la Sasi ha fatturato 6.816.587,3 .
Quindi non solo i cittadini hanno finanziato l'opera ma hanno elargito un surplus pari a 967.356,53 € ALLA SASI .

CONCENTRIAMO L'ATTENZIONE SU DUE PUNTI .

1)chi e come ha utilizzato questo surplus monetario ?

2) perchè i cittadini trovano ancora in bolletta questo vergognoso balzello ?

GLI SPRECHI DELLA SASI e DELL'ATO NON DEVONO GRAVARE SUI CONTRIBUENTI

Anonimo ha detto...

questo è il risultato della gestione partitica di enti importanti . La Politica con la P maiuscola deve mettere gli interessi della comunità al primo posto nella lista delle priorità . L'acqua non ha colore ....politico .. è trasparente . Chiediamo trasparenza ed andiamo fino in fondo su questa storia . DICIAMO BASTA !! NON PAGHIAMO QUANTO NON DOVUTO !!