mercoledì 28 dicembre 2011

Ortona. Stop della Regione al dragaggio. Ascoltati i dubbi del Wwf sulla sabbia per il ripascimento

ORTONA. Sospesi temporaneamente i lavori di dragaggio all'imboccatura del Porto di Ortona per ulteriori accertamenti sulla sabbia prelevata dai fondali del mare e utilizzata per il ripascimento morbido dei due lidi locali: Saraceni e Riccio. Lo stop dell'intervento l'ha dato il provveditorato interregionale alle opere pubbliche, in qualità di stazione appaltante del dragaggio, a seguito dei recenti dubbi sollevati dal Wwf «sulla compatibilità dei materiali di escavo con il ripascimento litoraneo» e su altro.

L'associazione ambientalista ha inoltrato una nota dettagliata a tutti gli enti interessati e così il provveditorato, che non poteva non tener conto di questa segnalazione, ha fatto sospendere il dragaggio in via preventiva e cautelativa per avere le massime rassicurazioni sull'operazione di ripristino dei due lidi costieri soggetti ad erosione. A questo punto, sarà richiesta una nuova relazione tecnica all'Arta in tempi celeri che comporterà nuove analisi su campioni di materiale sabbioso, e non si escludono verifiche aggiuntive da parte di altri istituti competenti.

Intanto, il sindaco Nicola Fratino ha appena emesso un'ordinanza comunale per l'interdizione delle aree in questione. Ricostruendo in breve la storia, prima dell'inizio dei lavori, l'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente aveva effettuato tutti gli accertamenti e aveva dato l'ok sulla sabbia ortonese ritenuta «pulita e di dimensioni e di natura idonee con i tratti di spiaggia interessati». I risultati dell'Arta sono stati confermati anche dall'analisi della ditta che sta facendo le operazioni di dragaggio per portare la profondità operativa della canaletta d'ingresso al porto a 7,5 metri dai 6,8 attuali.

Nella comunicazione fatta dal Wwf si evidenzia anche che «valori riportati all'interno della tabella del manuale tecnico sulla movimentazione dei sedimenti marini elaborato dall'ex Icram e ex Arpat, oggi riuniti in Ispra, sono diversi rispetto ai valori presi come riferimento dall'Arta contenuti nella tabella allegata al decreto legislativo 152/2006. Questo preso in considerazione proprio quando si effettuano attività di dragaggio».

La Capitaneria di porto è stata sempre sensibile e attiva sull'argomento, infatti fin dall'inizio ha promosso incontri con tutti gli addetti, compresi gli ambientalisti, al fine di far conoscere il più possibile e al meglio il tipo di intervento. «La Capitaneria» spiega il vice-comandante di porto Angelo Capuzzimato, «sta seguendo con la massima attenzione e cura la situazione e attende tutti i chiarimenti del caso da parte degli esperti, affinché riprendano i lavori con maggiore tranquillità e sicurezza, salvaguardando gli interessi della collettività. Infine, l'iter procedurale del dragaggio è stato fatto nel rispetto della legge».

Fonte: ilcentro.gelocal.it del 28 dicembre 2011

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