giovedì 21 giugno 2012

Il Wwf: cemento e parcheggi sull’ex ferrovia

Gli ambientalisti: una norma tutela quel tracciato per 150 metri a monte e a valle


ROCCA SAN GIOVANNI.
Vegetazione incolta, rifiuti, auto che scorrazzano lungo l’ex tracciato ferroviario e parcheggi e spianate forse abusivi. Alla prima passeggiata della stagione estiva si presenta così quella che dovrebbe essere la Via Verde, la pista ciclopedonale che abbraccia otto comuni della Costa dei trabocchi, da Ortona a San Salvo. Eppure, su questa terrazza tra cielo e terra lunga 45 chilometri ci scommettono in tanti dal 2005. La Via Verde della Costa dei trabocchi è già un brand, un marchio d’attrazione prima ancora di diventare realtà.

Sono migliaia i turisti che vengono a visitare i trabocchi passando per l’ex tracciato. Un corridoio di ciottoli bianchi rimasto tuttavia preda del tempo e del mare. L’erosione ha provocato profonde ferite sia alle spiagge che sull’ex tracciato. Diverse calette sono scomparse da tre anni, mentre sull’ex sedime ferroviario sono evidenti i dislivelli causati dal crollo del terreno sottostante aggredito dalle onde.

C’è chi come Maurizio Ucci, titolare dello stabilimento balneare “Il Cavalluccio”, ha dovuto costruire a spese proprie una sorta di palafitta di legno per ospitare 15-20 ombrelloni che prima venivano disposti sulla spiaggia. Al Centro sono arrivate segnalazioni di ostruzione al passaggio di turisti e bagnanti.

«Non c’è nessun divieto di passaggio sull’arenile», spiega invece Ucci, «purtroppo è la spiaggia ad essersi ristretta complice una situazione di degrado e abbandono che dura dal 2001, da quando cioè è stata realizzata una scogliera non conforme al progetto iniziale».

Gli scogli che dovevano servire da barriera sono ormai sommersi dall’acqua e della spiaggia del Cavalluccio restano pochi metri. «Ho dovuto costruire la struttura mobile in legno a mie spese», spiega Ucci, «per mantenere i clienti. Non c’è stata nessuna colata di cemento e tutte le opere hanno avuto le autorizzazioni».

Ines Palena, presidente del Wwf zona frentana e costa teatina, reduce dalla “Biciclettata adriatica” che si è svolta domenica proprio sull’ex tracciato, chiede maggiori controlli sull’ex tracciato. «Abbiamo notato tratti del percorso allargati e usati come parcheggi, auto che passavano indisturbate e nuove strutture di cemento in barba alla normativa del 2007 che tutela il tracciato ferroviario per 150 metri a monte e a valle», sottolinea la Palena, «ci riserviamo di segnalare queste situazioni anomale alle autorità competenti per verificarne la liceità».

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