COMUNICATO STAMPA DEL 20 MARZO
2013
DISCARICA DI RIFIUTI
SULLE SPONDE DEL FORO
IL
WWF CHIEDE L’INTERVENTO DEI COMUNI
I Comuni di
Francavilla al Mare e di Ortona chiamati a rimuovere la sporcizia, come previsto
dalla legge, e a regolamentare l’accesso agli autoveicoli sul
lungofiume
La sponda Nord del fiume Foro ridotta
per centinaia di metri, a una vera e propria discarica con ogni genere di
rifiuti. Una situazione nota da tempo ma per la quale non ci sono mai stati
interventi risolutivi, anche per una sorta di “conflitto di competenza” tra i
due comuni interessati, Francavilla al Mare e Ortona. Il fiume infatti negli
anni ha cambiato il suo corso e attualmente il confine tra i due territori
municipali non segue il corso d’acqua. Si crea una confusione sulle competenze,
ben sfruttata dagli inquinatori che continuano impuniti a gettare sulle rive
veramente di tutto. Una situazione assurda alla quale il WWF Chieti e le
Guardie Particolari Giurate Volontarie del Nucleo provinciale teatino stanno
cercando di porre rimedio.
Le Guardie WWF Vincenzo La Monaca,
Sandro Cocco e Luciano Di Tizio nei giorni scorsi hanno ispezionato l’area
individuando sulla carrareccia che costeggia il fiume cumuli di rifiuti composti
da materiale edile (calcinacci, sacchi pieni di prodotto per intonaco, canaline
elettriche), rifiuti domestici (bottiglie di vetro, vestiti, calzature,
lattine), una quantità impressionante di pneumatici sia interi che tagliati,
parti di mobili rotti, materassi, divani, porte, frigoriferi, parti di
automobili, contenitori in plastica e in metallo, televisori, monitor, sanitari
e altro. Rifiuti presenti dal punto d’ingresso alla carrareccia (800 metri a
monte della rotonda situata sulla SS.16, in corrispondenza della località
Postilli) a scendere verso il mare per circa 600 metri. All’inizio del tratto
controllato i rifiuti sono talmente numerosi da formare una discarica quasi
ininterrotta lunga 200 metri. I restanti 400 metri sono caratterizzati da
numerosi cumuli intervallati da brevi spazi occupati dalla vegetazione.
L’abbandono dei rifiuti è agevolato dalla presenza della strada sterrata che
costeggia l’argine.
Per questo le Guardie WWF hanno
inviato formale segnalazione alla Polizia provinciale e ai Comuni interessati
perché, a norma di legge, si provveda alla rimozione dei rifiuti ciascuno nella
zona di propria competenza e perché venga regolamentato l’accesso al lungofiume,
impedendolo agli autoveicoli non autorizzati, al fine di evitare il continuo
abbandono di materiali e i relativi esborsi di danaro della collettività per la
loro rimozione.
“I Comuni – sottolinea Nicoletta Di
Francesco, presidente del WWF Chieti – dovranno tener conto dei suggerimenti e
agire: non è più tempo di sopportare come inevitabile il comportamento di chi
crede di poter ignorare le regole elementari del vivere civile”.
1 commento:
dopo aver ripulito i comuni dovrebbero reprimere questa brutta usanza di sporcare,mettendo delle telecamere, beccandone qualcuno e punendoli pecuniariamente come si deve, si dovrebbe csoraggiarne molti...
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