giovedì 28 marzo 2013

Fiume Foro: il WWF chiede azioni ai Comuni di Ortona e Francavilla al Mare


COMUNICATO STAMPA DEL 20 MARZO 2013
DISCARICA DI RIFIUTI SULLE SPONDE DEL FORO
IL WWF CHIEDE L’INTERVENTO DEI COMUNI

I Comuni di Francavilla al Mare e di Ortona chiamati a rimuovere la sporcizia, come previsto dalla legge, e a regolamentare l’accesso agli autoveicoli sul lungofiume

La sponda Nord del fiume Foro ridotta per centinaia di metri, a una vera e propria discarica con ogni genere di rifiuti. Una situazione nota da tempo ma per la quale non ci sono mai stati interventi risolutivi, anche per una sorta di “conflitto di competenza” tra i due comuni interessati, Francavilla al Mare e Ortona. Il fiume infatti negli anni ha cambiato il suo corso e attualmente il confine tra i due territori municipali non segue il corso d’acqua. Si crea una confusione sulle competenze, ben sfruttata dagli inquinatori che continuano impuniti a gettare sulle rive veramente di tutto. Una situazione assurda alla quale il WWF Chieti e le Guardie Particolari Giurate Volontarie del Nucleo provinciale teatino stanno cercando di porre rimedio.
Le Guardie WWF Vincenzo La Monaca, Sandro Cocco e Luciano Di Tizio nei giorni scorsi hanno ispezionato l’area individuando sulla carrareccia che costeggia il fiume cumuli di rifiuti composti da materiale edile (calcinacci, sacchi pieni di prodotto per intonaco, canaline elettriche), rifiuti domestici (bottiglie di vetro, vestiti, calzature, lattine), una quantità impressionante di pneumatici sia interi che tagliati, parti di mobili rotti, materassi, divani, porte, frigoriferi, parti di automobili, contenitori in plastica e in metallo, televisori, monitor, sanitari e altro. Rifiuti presenti dal punto d’ingresso alla carrareccia (800 metri a monte della rotonda situata sulla SS.16, in corrispondenza della località Postilli) a scendere verso il mare per circa 600 metri. All’inizio del tratto controllato i rifiuti sono talmente numerosi da formare una discarica quasi ininterrotta lunga 200 metri. I restanti 400 metri sono caratterizzati da numerosi cumuli intervallati da brevi spazi occupati dalla vegetazione. L’abbandono dei rifiuti è agevolato dalla presenza della strada sterrata che costeggia l’argine.
Per questo le Guardie WWF hanno inviato formale segnalazione alla Polizia provinciale e ai Comuni interessati perché, a norma di legge, si provveda alla rimozione dei rifiuti ciascuno nella zona di propria competenza e perché venga regolamentato l’accesso al lungofiume, impedendolo agli autoveicoli non autorizzati, al fine di evitare il continuo abbandono di materiali e i relativi esborsi di danaro della collettività per la loro rimozione.
“I Comuni – sottolinea Nicoletta Di Francesco, presidente del WWF Chieti – dovranno tener conto dei suggerimenti e agire: non è più tempo di sopportare come inevitabile il comportamento di chi crede di poter ignorare le regole elementari del vivere civile”.  

1 commento:

@enio ha detto...

dopo aver ripulito i comuni dovrebbero reprimere questa brutta usanza di sporcare,mettendo delle telecamere, beccandone qualcuno e punendoli pecuniariamente come si deve, si dovrebbe csoraggiarne molti...