domenica 30 gennaio 2011

Petrolio e combustibili, sì al deposito. Il Wwf: non ascoltate le nostre obiezioni

PESCARA. Il Comitato di Via (Valutazione d'impatto ambientale) della Regione ha dato l'ok, con una serie di prescirizioni, alla realizzazione di un deposito a servizio dell'attività portuale a Ortona per stoccaggio di cereali, farine di soia, coke di petrolio, carbone, materiali inerti, sale e argille. Il progetto era stato presentato dalla ditta Fratelli Nervegna Autotrasporti, di contrada Sant'Elena a Ortona.

La Regione ha dato l'ok con una procedura abbreviata, quella della Va (Valutazione ambientale) più veloce e sommaria della Via.

La procedura di Via è suddivisa in due grandi aree: la procedura di assoggettabilità che vale per alcune tipologie (e dimensioni) di progetti; e la Via vera e propria per i progetti di maggiori dimensioni o di tipologia particolari e per i progetti minori che vanno nella categoria precedente ma per i quali il Comitato Via decide che devono fare la Via vera e propria.

Le tipologie progettuali sono ricomprese in due elenchi diversi (allegati del decreto numero 152 del 2006, Testo unico dell'ambiente).

E' il comitato Via della Regione a decidere se un progetto che fa l'assoggettabilità poi debba andare anche a Via, sulla base della valutazione del progetto presentato. Altrimenti dà il parere (positivo o negativo con eventuali prescrizioni) e il progetto, come nel caso di Ortona, si può dire approvato per le procedure ambientali.

Contro la decisione della Regione è intervenuta l'associazione ambientalistica Wwf Abruzzo che avevamo chiesto che il progetto, per le sue caratteristiche, fosse assoggettato alla Via completa.

«Non condividiamo la scelta del comitato Via regionale di approvare direttamente il progetto per lo stoccaggio del pet-coke ad Ortona», ha detto Camilla Crisante, presidente regionale del Wwf. «Infatti, l'intervento prevede un aggravio notevole del traffico di mezzi pesanti in aree a forte vocazione turistica con peggioramento della qualità dell'aria. Inoltre il pet-coke è infiammabile e contiene diversi composti pericolosi».

«Infine, a Ortona», ha aggiunto la Crisante, «si stanno concentrando progetti che comportano emissioni in atmosfera di inquinanti senza avere un quadro della situazione di inquinamento attuale. Per questo, secondo noi», ha concluso il presidente regionale del Wwf, «bisognava approfondire le conseguenze ambientali e sulla salute di tale progetto assoggettandolo alla Via completa che avrebbe permesso anche di ottenere maggiori dati ambientali e un coinvolgimento maggiore della popolazione».

Articolo de "Il Centro" del 27 gennaio 2011

Nessun commento: