giovedì 3 febbraio 2011

Petrolizzazione. La controffensiva di Confindustria

Comunicato stampa 2 febbraio 2011

La controffensiva di Confindustria

Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una vera e propria controffensiva da parte di Confindustria Abruzzo sulla questione delle ricerche petrolifere nella nostra regione.
L’impostazione perseguita da Confindustria è un’idea vecchia che guarda al passato e che, a fronte di pochi anni di estrazioni, è pronta a sacrificare un’economia basata sul turismo e sulle produzioni agricole di pregio.
La Confindustria, nel suo tentativo di rilanciare la corsa agli idrocarburi in Abruzzo, dimostra così uno scollamento verso i molti settori produttivi che verrebbero danneggiati da una petrolizzazione del nostro territorio.
Ma ancora più grave è lo scollamento che si manifesta tra la Confindustria e gli abruzzesi che in gran parte hanno manifestato la loro contrarietà alla deriva petrolifera, una contrarietà che si tenta di sminuire parlando di semplice “sentore popolare”, quasi che gli abruzzesi siano una massa di creduloni, incapaci di scegliere il proprio futuro.
Se poi sono i posti di lavoro che interessano la Confindustria, è noto che sono proprio le fonti energetiche alternative a poter garantire nei prossimi anni un numero elevatissimo di occupati.
Le prese di posizione di Confindustria e di alcuni sindacati non fanno che confermare l’esigenza di non abbassare la guardia contro la deriva petrolifera. Oggi per l’Abruzzo il pericolo petrolizzazione non è affatto scampato: a parte le resistenze manifestate dalla Confindustria che arriva a chiedere la realizzazione del Centro Oli ad Ortona, va ricordato che l’attuale legge regionale impedisce la ricerca e l’estrazione di idrocarburi liquidi solo in una parte limitata del territorio interessato dalle richieste.
I dati dei superamenti dei livelli di inquinamento che in questi giorni vengono segnalati in Abruzzo dovrebbero spingere tutti a scegliere finalmente modelli sostenibili di sviluppo. La Regione Abruzzo deve fare un salto di qualità, puntando al risparmio energetico ed alle fonti rinnovabili a basso impatto ambientale.

Dante Caserta
Consigliere nazionale WWF Italia

Nessun commento: