domenica 13 febbraio 2011

Fiume Arielli: lo vogliono morto!

COMUNICATO STAMPA DEL 5 FEBBRAIO 2011

“Lo vogliono morto!”
Il WWF denuncia il nuovo tentativo di captare gran parte del già disastrato fiume Arielli


photo by ilcentro.gelocal.it

Captare gran parte dell'acqua che scorre nel Fiume Arielli, uno dei corsi d'acqua più inquinati della Regione. Sul sito WEB della Regione Abruzzo è apparso l'avviso del Genio Civile sulla richiesta di concessione avanzata dal Consorzio di Bonifica centro per captare ben 135 litri al secondo di acqua dal fiume. Per il WWF ciò equivarrebbe a sancire la morte definitiva di questo corso d'acqua.

Nel 2009 l'ARTA ha stabilito che le acque del fiume Arielli in due punti di monitoraggio su tre sono nello stato di qualità “scadente”, il penultimo nella scala definita dall'Unione Europea nella Direttiva 60/2000 “Acque”. Il terzo punto, quello più a monte, è nello stato “sufficiente” (con un peggioramento rispetto al 2008 in cui era nello stato “buono”). Pertanto attualmente questo fiume non rispetta gli obiettivi di qualità stabiliti per tutti i fiumi europei dalla Direttiva, che sarebbero dovuti essere entro il 2008 almeno nello stato “sufficiente” (ed entro il 2015 nello stato “buono”). Inoltre la Direttiva stabilisce che gli Stati membri devono assicurare che non vi siano peggioramenti nello stato di qualità, al contrario di quanto avvenuto tra il 2008 e il 2009.

Dichiara Ines Palena, responsabile del WWF Frentano: “A leggere l'avviso pubblicato ieri dal genio Civile della Regione Abruzzo si rimane sconcertati: il Consorzio di Bonifica centro torna alla carica con la sua richiesta di captare 135 litri di acqua al secondo dal fiume Arielli. Nel 2007 il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo bocciò una prima versione di questo progetto proprio per l'evidente impossibilità per questo corso d'acqua di sopportare ulteriori stress antropici. Nel frattempo la situazione ambientale è ulteriormente peggiorata. Ora, secondo quanto riporta l'avviso, avrebbero spostato il punto di captazione più a valle, portandolo da Crecchio a Tollo, con una variante che mira a fare la captazione in un punto dove ci sarebbe, sulla carta, più acqua. Chi conosce l'Arielli sa benissimo che per gran parte dell'anno questo fiume non raggiunge neanche la portata che si vorrebbe captare, figurarsi se può sopravvivere a tale intervento. Il WWF ribadisce la sua più ferma opposizione al progetto che contrasta con i principi basilari della Direttiva Acque, ritenendo di poter bloccare questa operazione. Ben difficilmente, infatti, la commissione europea accetterebbe un'eventuale autorizzazione visto che la Regione stessa nel Piano di Tutela delle Acque appena adottato chiede proprio per questo fiume una deroga temporale rispetto all'anno di raggiungimento degli obiettivi di qualità. Infatti il fiume è così inquinato e moribondo, secondo la Regione, da richiedere molti più anni rispetto al 2015 per il raggiungimento dello stato di qualità buono”.

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