lunedì 5 settembre 2011

Discarica di amianto ad Ortona. Il regalo che nessuno voleva

L' 8 agosto 2011 a Villa Pincione di Ortona, si sono effettuati i primi collaudi della Regione che preludono l'apertura della discarica di rifiuti inerti e rifiuti contenenti amianto, alle caratteristiche fissate dal D.Lgs n° 36/03, della società Meridionale Inerti -SMI Srl.

Lo sconcerto è tangibile tra i residenti della frazione che, suo malgrado, è costretta a vivere a ridosso della discarica.

L'amianto, se pur diluito nelle matrici cementizie, resta uno componente che
genera giustificati timori. L'ennesima discarica in mezzo alle campagne ed alle abitazioni, dove i controlli saranno complicati per la stessa logistica, una discarica sopra un corso d'acqua perenne.

L'impianto è raggiungibile tramite una stradina dove, a mala pena, ci passano le autovetture, e presto sarà percorsa da grandi mezzi ogni giorno, aggiungendo disagio a disagio.

L'assessore Febbo e il senatore Di Stefano solo nel maggio 2010, in seguito ad una risoluzione urgente della Regione del gennaio dello stesso anno, in pompa magna, avevano preso il sommo impegno di stilare una legge regionale per impedire la riapertura della discarica in questione, prima che l'iter amministrativo terminasse.

Nulla di questo è stato fatto, un tradimento nei confronti di centinaia di cittadini, poichè difatti l'iter amministrativo è terminato a luglio, e la legge "salva territorio" arriva solo ad agosto, sotto pressione del consigliere di minoranza D'Alessandro.

Fabrizia Arduini dell WWF Zona Frentana e Costa Teatina fa notare la solerzia di questi due politici nell' avversare il Parco della Costa Teatina, o nel legiferare per una riapertura anticipata della caccia dell'assessore Febbo. Evidentemente la tutela dei territori e quindi dei cittadini non interessa loro affatto.

Costruire discariche nelle campagne è una pratica barbara, siamo al paradosso, questa frammentazione di industrie e discariche dappertutto, ha già regalato a questa regione il 18% del territorio contaminato con ben 2.274 siti contaminati (dati Federambiente).

Alessandro Seccia, presidente comitato dei cittadini NADA ricorda al sindaco di Ortona Nicola Fratino che il 30 Giugno 2011, facendo seguito alle richieste dei residenti, è stata depositata, al Comune di Ortona, una nota (accompagnata da circa 130 firme di residenti) con la quale si chiedeva di riconfinare la strada comunale che va dall'incrocio di Villa Carlone alla discarica di proprietà della SMI in quanto non sussistono i requisti per la circolazione a doppio senso dei mezzi pesanti e con i quali gli agricoltori hanno timore ad incrociarsi visto che la strada presenta dei tratti davvero stretti.

Nessuna risposta dall'ente; ad agosto il Partito Democratico, pone un'interrogazione al Sindaco sulla questione prima del Consiglio Comunale, ma senza avere risposta immediata e tanto meno ad oggi.

Alessandro Seccia
presidente NADA

Fabrizia Arduini
referente Ortona WWF Zona Frentana Costa Teatina

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