domenica 8 novembre 2020

Ortona. Lavori di ripascimento, allarme del Wwf

Ortona. L’associazione contro il progetto: a rischio le dune e l’uccello fratino sulla spiaggia del Foro

ORTONA . I lavori di ripascimento al Foro di Ortona innescano il dibattito. L’allarme del Wwf: «Si rischia un gravissimo danno ambientale». Nel progetto di escavazione e approfondimento dei fondali del bacino portuale è prevista un’opera di ripascimento dell’arenile tra la foce del fiume Foro e il Lido Riccio con un quantitativo di sedimenti pari a 143.550 metri cubi. Un progetto che non convince il Wwf: «Quello che lascia davvero stupiti e rende inaccettabile la presentazione del progetto è la completa assenza di valutazione dell’impatto che l’opera può avere su una specie come il fratino. Ci si dimentica completamente del fatto che il Foro di Ortona è da anni una delle zone di maggiore importanza per la specie, sia per il numero di nidi sia per il loro successo: l’ecosistema dunale pioniero, ampio e ben conservato, permette che ci sia un alto numero di nidificazioni, tra le più elevate di tutta la Regione Abruzzo».
Il sodalizio ambientalista rimarca il fatto che il progetto di ripascimento, insistendo direttamente sull’habitat di nidificazione del fratino, compromette il sistema dunale e va di fatto a interferire con il ciclo vitale della specie e ne potrebbe compromettere la permanenza nella zona. Per questo la nostra regione potrebbe perdere uno dei siti più importanti per la conservazione della specie. Ed allora l’appello affinché la Regione intervenga a tutela dell’ambiente.
«Il Wwf Abruzzo, insieme al Wwf Zona frentana e costa teatina, ha presentato al servizio di valutazioni ambientali della Regione Abruzzo sue osservazioni al progetto chiedendo, tra le altre istanze, che venga elaborata un specifica Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) che valuti l’impatto su una specie protetta, il fratino, come legiferato dal ministero dell’Ambiente, e di escludere categoricamente un cantiere a terra nell’area di spiaggia compresa fra la foce del fiume Foro a nord e di quella del fiume Arielli a sud, per via della presenza di habitat dunali e specie floro-faunistiche di pregio e importanza comunitaria. In particolare, non si può non considerare che la zona rappresenta uno dei siti più importanti per la nidificazione del fratino, che la realizzazione del lavoro potrebbe compromettere in modo considerevole creando un inestimabile danno ambientale». (a.s.)

 Fonte: ilcentro.it del 07 novembre 2020

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