Comunicato stampa del 24 febbraio 2012
Un Senatore siciliano contro il Parco della Costa Teatina
UNA PROROGA CHE CI LASCIA INTERDETTI E DELUSI. L'ISTITUZIONE DEL PARCO È UNA SPERANZA SOPRATTUTTO PER LE NUOVE GENERAZIONI, SENZA NEANCHE BISOGNO DI INVESTIMENTI LOCALI. QUESTA CLASSE POLITICA NON È DISPOSTA A CONCEDERE NEMMENO LA SPERANZA.
La Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina apprende con amarezza, sconcerto e delusione che il Parlamento, nel cosiddetto decreto mille proroghe, ha rinviato al 31 dicembre 2012 l’istituzione del Parco: questa incredibile nuova proroga danneggia profondamente la Costa Teatina e i suoi migliori progetti. Sono passati 12 anni dalla legge istitutiva del Parco, un tempo lunghissimo che non ha precedenti nella storia delle Aree Protette Italiane, e probabilmente europee e mondiali.
Siano di monito le forti parole espresse l'anno scorso dalla Chiesa Locale, che oggi facciamo nostre e torniamo a ripetere: "gli amministratori locali e regionali e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del bene comune e del futuro della nostra terra, scelgano ciò che è moralmente doveroso e responsabile, rompendo presto ogni indugio: si completi il prima possibile l'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina, si scaccino definitivamente interessi egoistici e falsamente rappresentativi, si abbia il coraggio di scelte forti e lungimiranti per la vita piena del nostro Abruzzo".
Il rinviare continuamente l'istituzione del Parco Nazionale è ancor più grave alla luce di tante minacce che incombono sull'integrità della Costa Teatina: industrie insalubri, piattaforme petrolifere, nuove cementificazione e altro. Colpire al cuore il futuro Parco e con esso le economie che ne trarrebbero innegabile vantaggio in questa crisi, non è accettabile. Il tempo che si sta perdendo sarà l'occasione per danneggiare l'integrità della Costa Teatina, un luogo amatissimo da tutti gli abruzzesi. Sarà per questo che il rinvio di una decisione attesa da tutti gli abruzzesi lungimiranti non l’ha firmata un deputato locale (si ricordino le retrograde posizioni contro l’area protetta espresse dal senatore Di Stefano) ma il senatore D'Alì, dalla lontana Sicilia.

Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina
rete di cittadini, associazioni, operatori turistici, cantine, sindacati, amministratori, agricoltori
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